sabato 4 aprile 2015

TAGLI POETICI


  Sempre caro mi fu quest'ermo prato
 e questa siepe che dalla parte del vicino
il guardo esclude; ma, potando e rasando,
 interminati prati di là da quella, e sovrumani razzoni
e altissima erba, io il motor accendo; ove per poco il filo 
non si spezza: e come la falciatrice odo tagliar
tra queste piante, io quell'infinito ronzio a questo motor
vo comparando: e mi sovvien la falce, e i segati prati, 
e quelli da segare, e la loro erba.
 Così, tra queste ortiche s'annega il disco mio
 e il decespugliar m'è dolce in questo orto. 

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