martedì 12 novembre 2013
WIND OF CHANGE
Il titolo del post è una vecchia canzone degli Scorpions e significa "il vento del cambiamento". Da più piccolo io credevo ai cambiamenti, delle persone soprattutto. Ora no. Io credo che come si nasce si muore. In realtà non sono proprio così estremo: credo che si possa migliorare ( o peggiorare), maturare, crescere a seconda delle esperienze, delle circostanze e dell'educazione, ma la base, quella no, non si può cambiare. Usando una metafora, un'asino non diventerà mai un cavallo: potrà diventare un buon asino e potrà assomigliare a un cavallo, ma resterà sempre asino.
domenica 10 novembre 2013
I PRIMI TERRONI
In questi giorni ho scoperto l'origine del termine "terrone" con cui i nordici designano i meridionali. Questo termine fu coniato a Milano quando venne costruita la stazione centrale, sopraelevata rispetto al termine della città. Per sopraelevarla fu necessario molta terra, e per portare la terra a carriolate fu assunta manovalanza del Sud-Italia. A forza di portare terra, questi meridionali vennero chiamati "terroni", termine che poi si è esteso a tutti coloro provenienti dal sud. Soltanto a Torino i meridionali si designano con un altro termine: Napùli.
mercoledì 30 ottobre 2013
IL VERO NOME DEL KEBAB
Vi svelo un segreto: avete presente il kebab? Quella tipica carne mediorientale arrostita su uno spiedo verticale e superaromatizzata con spezie, che va molto di moda ora anche in Italia, tanto che ogni città pullula di kebaberie, e queste sono presenti spesso anche nei piccoli centri? Il kebab che si usa per farcire insieme a verdure e salse tipiche golosi panini o piadine? Ecco, quello NON è kebab. Quella pietanza si chiama Shawerma e viene fatta con carni di vitello, manzo, pollo o tacchino ( o anche miste) mentre il vero kebab è uno spiedino dove si infilzano grossi pezzi di carne di montone o agnello cotti alla brace con mille spezie in cima. La sconvolgente rivelazione me l'ha fatta un egiziano che prepara nel suo negozio, oltre a ottime pizze, tipici piatti mediorientali. In sostanza, kebab è il nome che noi italiani diamo allo shawerma , ma non è kebab
sabato 19 ottobre 2013
OCCHIO!
Non raccogliete MAI questo fungo qua sotto. E' Amanita Phalloides, velenosa mortale.
Difficilmente lascia scampo a chi la ingerisce.
domenica 13 ottobre 2013
giovedì 10 ottobre 2013
Funghi più o meno velenosi
In realtà questo funghetto bianco qui sotto, scientificamente Clitopilus Prunulus, non è affatto velenoso. Anzi,
il libro di un micologo alla voce commestibilità lo classifica come "ottimo". Ma dalle mie parti non le raccoglie nessuno, e penso per due motivi: la mancanza di conoscenze sul Clitopilus e in secondo luogo perchè è una spia per i funghi per eccellenza, i porcini: nasce infatti negli stessi posti. Tanto da venire chiamata volgarmente <cagna dei funghi>.
Dicono che allo stato giovane anche questo disprezzatissimo fungo a palla , dialettalmente "loffa" e scientificamente <Scleroderma Vulgare>, sia commestibile. Lo dice anche il libro di cui sopra
martedì 1 ottobre 2013
DUE FUNGHETTI
Se li avessi trovati io avrei fatto i salti di gioia alti tre metri, invece è il bottino di una giornata di una coppia di fungaioli, raggiunti nel pomeriggio dal terzo cercatore, del paese. Questi porcini sono una trentina di chil trovati nella nostra riserva, la <Giogallo>, che copre Succisa e Grondola e fa parte del Consorzio del famoso fungo di Borgotaro ( marchio I.G.P.). Dalle nostre parti il 95% della popolazione in buona salute va per funghi, mentre buona parte del 5% mancante riacquista improvvisamente la salute durante la stagione dei funghi: non è raro che i ciechi riacquistino la vista, che gli storpi riprendano l'uso delle gambe, che gli anziani ringiovaniscano di una decina d'anni. Insomma, i funghi fanno miracoli ma sono anche causa di invidie e gelosie: si scatena una vera e propria gara a chi ne ha trovati di più, a chi ha trovato il più grosso, a chi fatto la mangiata più luculliana a base di funghi ecc. ecc. Ma i funghi sono anche fonte di introito e una bella risorsa per una zona come la nostra: incassa qualcosa chi fa i controlli per verificare che i forestieri abbiano il permesso di raccolta, incassano bar e ristoranti, distributori di benzina( poichè i forestieri sono numerosi come le formiche), commercianti e semplici venditori di porcini.
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