E' finito domenica scorsa <Medievalis>, una manifestazione giovane ma che a ragione può essere considerata l'evento dell'anno a Pontremoli. Si tratta della rievocazione della concessione del diploma di Libero Comune a Pontremoli da parte dell'imperatore Federico II avvenuta nel 1226. Per quattro giorni il centro storico di Pontremoli è stato invaso da figuranti in abiti medievali che hanno festeggiato l'<Adventum Federici>, ovvero l'arrivo sabato notte dell'imperatore. <La Compagnia del Piagnaro>, il gruppo che cura l'organizzazione dell'evento, si è superata anche quest'anno nel rendere vivace il centro storico e rivalorizzare parti della città antica che durante l'anno sono piuttosto morte. Hanno animato la città: cortei storici, sbandieratori, duelli, ricostruzioni di accampamenti, postriboli e di una corte medievale ( al Castello del Piagnaro). Bellissimi gli eventi della Disfida della Cortina de Cazzaguerra: cioè una serie di giochi medievali tra le tre contrade di Sommoborgo, Imoborgo e Contado. Significativa anche la rappresentazione della pace di Castruccio al termine di una Santa Messa celebrata in San Colombano, uno degli edifici religiosi più antichi della città: Castruccio Castracani, signore lucchese di Pontremoli, fece erigere la cortina di Cacciaguerra, a separare la parte guelfa della città da quella ghibellina, due fazioni protagoniste di violente lotte. Ma l'opera di mediazione di Castruccio fece sì che guelfi e ghibellini suggellassero un giuramento di pace. Il centro storico è stato animato anche dai mercanti e dalle osterie medievali, che vendevano prodotti dal gusto duecentesco, dalle spade all'ambrosia, il nettare degli dei. Ho apprezzato tantissimo, in questi quattro giorni in cui ho vissuto Pontremoli nelle vesti di giornalista-turista, la parte storica della città, i borghi, i vicoli ( dove alla sera figuranti incappucciati spaventavano la gente in antri rischiarati solo da lumini cimiteriali), il castello, il ciottolato, le volte. Pontremoli è una vera città medievale e una manifestazione del genere, che ha attirato più di 30.000 visitatori, ha fatto rivivere le glorie del passato, un passato pieno di storia e importanza, importanza che oggi purtroppo Pontremoli non ha più. Il successo di Medievalis decreta il fatto che ogni territorio per essere veramente apprezzato non deve dimenticare le proprie radici e la propria storia. Molte foto si trovano negli ultimi post del blog "Appennino Terra di Frontiera". Qui eccovi alcune delle mie
lunedì 26 agosto 2013
lunedì 19 agosto 2013
UNA DOMENICA AL POMODORO
Probabilmente tutti sanno che esistono diverse varietà di pomodoro: quello che non tutti sanno invece è che queste varietà sono almeno 700 e sono state tutte esposte domenica 19 agosto a Pontremoli in una piazza della Repubblica piena di curiosi che sono andati ad ammirare le tipologie del prodotto tipico della cucina mediterannea, un orgoglio italiano anche se importato dalle Americhe, dove la nazione patria del frutto rosso è su tutte il Messico, ma tutta la costa sudoccidentale del Sudamerica può essere considerata la terra d'origine del pomodoro. Cose queste apprese nella presentazione di Maurizio Lunardon, presidente di quella <Lunigianarborea> che ha organizzata la mostra per festeggiare il bicentenario dalla nomina a prefetto di Pontremoli del botanico Giorgio Gallesio, autore della <Pomona Italiana>, la più grande enciclopedia illustrata dei frutti che nascono e si coltivano in Italia. Non solo l'esposizione ma anche conferenze e degustazioni hanno arricchito la domenica italiana. Alcuni dati: l'Italia è il maggior produttore europeo di pomodoro e batte tutti gli altri paesi del Vecchio Continente messi insieme, abbiamo circa 80.000 ettari di superficie coltivata a pomodoro, la nostra industria del pomodoro registra un fatturato di due miliardi di euro e la città italiana capitale del pomodoro, sia per il ruolo avuto nella storia sia per la produzione e l'industria è la vicina Parma.
sabato 10 agosto 2013
La danza al tempo dei pellegrini
Venerdì 8 agosto Pontremoli ha vissuto una serata che si può definire come un’anticipazione di <Medievalis>, la grandiosa manifestazione medievale che ogni fine agosto attira decine di migliaia di visitatori. Nelle Stanze del Teatro della Rosa, il gruppo di danze storiche <Terra Lunae> guidato dalla maestra Nadia Bertolini, parmigiana d’adozione e pontremolese di nascita, ha proposto <La danza al tempo dei pellegrini>, un excursus nella storia tra Medioevo e Rinascimento studiato attraverso le danze dell’epoca. Prima di ogni danza Nadia Bertolini ha spiegato il periodo storico a cui si riferiva, le usanze e i costumi dell’epoca, le tematiche preponderanti e gli insegnamenti di allora: un vero e proprio viaggio nella storia attraverso il fenomeno dei pellegrini, che ancora oggi affollano la Via Francigena di cui Pontremoli è uno dei capisaldi. E così il pubblico presente ha potuto scoprire che il più noto maestro di danza nel periodo trattato fu Guglielmo Ebreo da Pesaro, che i trovatori provenzali che scrivevano i loro poemi in lingua d’oc soggiornarono anche in Lunigiana, che la danza nelle corti era considerata un metodo per ingentilire i propri modi e le proprie forme. Il pubblico ha anche potuto scoprire la differenza stilistica tra le danze di corte e le danze popolari, l’evoluzione nei secoli dell’arte del ballo e la maggior complessità data alla danze dalla figura del maestro, presenza che si viene pian piano a fissare. Ma il pubblico presente ha goduto soprattutto della bravura del gruppo storico <Terra Lunae> quando si è esibito nelle danze medievali e rinascimentali come <Il salterello>, <La carola>, <Il lamento di Tristano>, <La Pavanna >, <La Piriènne >, <Voltati insà Rosina>, <La Marchesana >, <La Pavanna > e molte altre.
martedì 23 luglio 2013
400
Con la giornata di oggi ho raggiunto ( e già superato di una unità) il traguardo dei 400 articoli da quando collaboro con la Gazzetta di Parma. Ora il prossimo obiettivo sono i 500.
domenica 7 luglio 2013
Rientro dal Piemonte
Di rientro da un matrimonio in terra piemontese, pubblico le sole tre foto panoramiche che ritengo degne
Tassarolo( Alessandria), il paese della cerimonia in chiesa
Panorama di Serravalle Scrivia, dalla villa dove si è tenuto il ricevimentoRovereto di Gavi, il vigneto davanti a casa della sposa
giovedì 4 luglio 2013
GAZZE LADRE
Nei giorni scorsi la compagnia teatrale <Il Ponte a colori> si è esibita nel camping <I pianelli di Berceto>. Si tratta di una compagnia appena nata, caratterizzata dal fatto che quasi tutti gli attori sono anche pittori; da qui il suggestivo nome, a indicare che il teatro come la pittura è un ponte tra ciò che viene rappresentato e il pubblico. Tornando a Berceto, la compagnia, diretta dalla regista Clementina Balocchi, ha inscenato in orario pomeridiano <Gazze Ladre>, un adattamento della celeberrima opera rossiniana <La Gazza Ladra>. Del testo originale sono state tenute alcune musiche e la situazione iniziale, ovvero una cameriera ingiustamente accusata del furto di due posate d'argento. Interessante la caratterizzazione dei personaggi: il magistrato Giuditta Tascolto( interpretata dalla stessa regista Clementina Balocchi) che alle prese con la spending review, rischia di dimenticare i principi morali che l'hanno portata a perseguire il trionfo della giustizia e di farsi contaminare dal virus dell'ingiustizia, anche se alla fine sarà il bene a prevalere; la bella Ninetta, la cameriera di umili origini ingiustamente accusata e innamorata del figlio dei suoi padroni, Giannetto, che ricambia, ma deve fare i conti con la madre Lucia, iperprotettiva, snob e scorbutica, anche nei confronti del marito Fabrizio, descritto come gaudente sempre pronto a giustificare ed assolvere tutti. Tra i vari personaggi anche la madre di Ninetta, feroce come una tigre per difendere la figlia; un inflessibile vigile urbano, che in realtà dimostra di avere un cuore più grande di come fa apparire; un sindaco ambiguo, che nutre un 'attenzione morbosa nei confronti di Ninetta e proprio perchè respinto, si vendica accusandola del furto delle due posate. E poi tra i personaggi i servitori, una venditrice in rima, un giornalista, L'Ingiustizia e il Vaccino, e soprattutto le gazze, Aurora e Sofia, vere colpevoli del furto, scoperte dai servitori che seguendole fino al loro nido ritrovano le posate, e le portano in tribunale dove Ninetta viene assolta, il sindaco si redime, Lucia dà la benedizione all'unione del suo figliolo Giannetto con la tanto osteggiata cameriera.Sono saliti sul palco i seguenti attori: Aurora Franco, Sofia Mereuta, Arnaldo Dini, Marta Corradi, Luca Monesi, Beatrice Demaldè ( nei panni della protagonista Ninetta), Raquel Cabral, Vanes Cortesi, Davide Vecchi, Alma Cadei, Silvia Radu, Graziella Uccellatore, Bruno Borelli e la regista Clementina Balocchi. Paolo Colla è stato il tecnico del suono, mentre l’addetto alle luci era Remo Pizzarotti
martedì 25 giugno 2013
MAMMA E FIGLIA
Eh sì, la figlia di Belen è decisamente cresciuta. E sua mamma, preoccupata che ingrassi troppo, si sacrifica ripulendo lei la ciotola.
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