Oggi ricorre San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli scrittori in genere. Di nobile famiglia savoiarda, Francesco intraprese la carriera ecclesiastica diventando anche vescovo di Ginevra. Famoso per essere un pessimo oratore ( quello che diceva dal pulpito rimaneva inascoltato) si distinse invece come scrittore e grazie alle sue opere divenne uno dei dottori della Chiesa. Nel giorno della ricorrenza del Santo protettore, ho scoperto dalla Newsletter dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana che tutti gli iscritti, sia pubblicisti che professionisti, con almeno tre anni di iscrizione dovranno acquisire 60 crediti formativi in tre anni. Cosa che già sapevo: quello che non sapevo è che i corsi organizzati dall'Ordine partiranno a marzo. Di questi 60 crediti 15 dovranno riguardare la deontologia. I restanti crediti potranno essere acquisiti tramite partecipazione a seminari sia come spettatori che relatori o con la pubblicazione di letteratura scientifica, perà con dei seri limiti di crediti e suddivisione annuale e triennale. L'obiettivo vero e mica tanto nascosto dell'Ordine è che tutti i crediti siano acquisiti in materia di deontologia, non a caso i corsi organizzati dall'Ordine su questa materia sono gratuiti e ne sono in preparazione anche alcuni on-line, seguibili tramite la Posta Elettronica Certificata.
Penso che se da un lato l'aggiornamento sia utile e anche bello, dall'altro la storia dei crediti professionali, e soprattutto della modalità di ottenerli mi sembra una castronata. Fosse dipeso da me, l'aggiornamento l'avrei fatto secondo la modalità dei corsi che in Toscana si fanno prima di prendere il tesserino da pubblicista: 3 mattinate da 4 ore dove si discute di deontologia, ma anche di nuovi media, sindacati, economia, sport e storia.
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