lunedì 3 febbraio 2014

Falò di San Geminiano

A grande richiesta pubblico le foto del falò di San Geminiano scattate da Veronica Beccarelli il 31 gennaio 2014 , ricorrenza del Santo Patrono di Pontremoli. La <Disfida dei Falò> è una tradizione millenaria e invito chi ne vuol saper di più a guardare il mio post relativo all'argomento di circa un anno fa.

venerdì 24 gennaio 2014

PATRONO E CORSI DI FORMAZIONE

Oggi ricorre San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli scrittori in genere. Di nobile famiglia savoiarda, Francesco intraprese la carriera ecclesiastica diventando anche  vescovo di Ginevra. Famoso per essere un pessimo oratore ( quello che diceva dal pulpito rimaneva inascoltato) si distinse invece come scrittore e grazie alle sue opere divenne uno dei dottori della Chiesa.  Nel giorno della ricorrenza del Santo protettore, ho scoperto dalla Newsletter dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana che tutti gli iscritti, sia pubblicisti che professionisti, con almeno tre anni di iscrizione dovranno acquisire 60 crediti formativi in tre anni. Cosa che già sapevo: quello che non sapevo  è che i corsi organizzati dall'Ordine  partiranno a marzo. Di questi 60 crediti 15 dovranno riguardare la deontologia. I restanti crediti potranno essere acquisiti tramite partecipazione   a seminari sia come spettatori che relatori o con la pubblicazione di letteratura scientifica, perà con dei seri limiti di crediti e suddivisione annuale e triennale.  L'obiettivo vero e mica tanto nascosto dell'Ordine è che tutti i crediti siano acquisiti in materia di deontologia, non a caso i corsi organizzati dall'Ordine su questa materia sono gratuiti e ne sono in preparazione anche alcuni on-line, seguibili tramite la Posta Elettronica Certificata.
 Penso che se da un lato  l'aggiornamento sia utile e anche bello, dall'altro  la storia dei crediti professionali, e soprattutto  della modalità di ottenerli  mi sembra una castronata. Fosse dipeso da me, l'aggiornamento l'avrei fatto secondo la modalità  dei corsi che in Toscana si fanno prima di prendere il tesserino da pubblicista: 3 mattinate da 4 ore dove si discute di deontologia, ma anche di nuovi media, sindacati, economia, sport e storia.

lunedì 13 gennaio 2014

IL RITO

Nei nostri paesi appenninici il mese di gennaio è dedicato a un vero e proprio rito: l'uccisione del maiale.  I pochi allevatori che <resistono>  fanno i conti, oltre che con la fatica di nutrire le proprie bestie e mantenere  in condizioni sempre  idonee il porcile, con una burocrazia sempre più asfissiante legata alla macellazione. Detto questo, la giornata in cui il povero porco deve affrontare  la sentenza capitale, è sì un giorno di fatica ma anche un giorno di festa in cui vengono coinvolti, oltre ai norcini, parenti e amici, tutti a dare una mano, ma anche tutti a tavola insieme, specialmente alla sera quando viene cucinato il tradizionale testo di fegatini con le patate, dall'aroma inconfodibile e dal sapore unico. A voi, nella foto seguente, Sua Maestà il maiale.


domenica 22 dicembre 2013

LAGHI MANZONIANI

Le foto qui di seguito rappresentano una vista "by day" e una molto suggestiva "by night" di quel " ramo del lago di Como che volge verso mezzogiorno...."





giovedì 19 dicembre 2013

ALBERO DI NATALE

Con un po' d'anticipo rispetto al solito, ieri ho preparato l'albero di Natale, sotto il quale ho allestito un piccolo presepe. Da notare che quando dico " con un po' d'anticipo" non sono ironico: pur volendo la tradizione italiana che si prepari l'8 dicembre, la mia tradizione familiare vuole che non si prepari mai prima del 20 dicembre, e a parte un paio d'anni che parenti o amici per aiutarmi a farlo l'hanno voluto fare prima, è sempre stato così.  Comunque resta allestito fino al 6 gennaio incluso, come da tradizione . Ma so che in altri paesi lo tengono molto meno: una signora rumena sposata da queste parti mi ha raccontato che da loro è tradizione preparare l'albero il 23 e smontarlo il 26.

venerdì 6 dicembre 2013

Mandela died

E' morto, quasi centenario e malato da mesi, Nelson Mandela, il sudafricano simbolo della lotta all'apartheid che per la sua battaglia ha trascorso ben 27 anni in carcere, un carcere durissimo e ingiusto.  Ma anche dietro le sbarre non smise mai di credere nei suoi ideali  e nel 1990, a furor di popolo, un presidente sudafricano bianco lo scarcerò. Guadagnò il Nobel per la pace e divenne egli stesso presidente della Repubblica Sudafricana  ma, per sua volontà, per un solo mandato: uno stile ben diverso dai politicanti  italiani dei giorni nostri  che alle poltrone si incatenerebbero. Nelson Mandela è stato un'autentica leggenda, tanto da guadagnarsi una famosa canzone a lui dedicata, Mandela's day. Ho scelto il titolo del post ( " Mandela è morto" proprio per assonanza con questa famosa canzone.
Glorioso personaggio pubblico, com'era il Nelson Mandela privato? Tre mogli, due separazioni... d'altronde se non fosse stato un uomo pieno di passione, non sarebbe potuto diventare  Nelson Mandela.

mercoledì 27 novembre 2013

A SORPRESA

Nei giorni scorsi via mail mi è giunta la proposta di essere il moderatore di un incontro tra giovani politici locali sul tema " Cosa può fare la politica per la famiglia". Lì per lì ho pensato a uno sbaglio di indirizzo poichè con il mittente del messaggio ho una conoscenza superficiale e gliel'ho pure scritto che forse aveva sbagliato destinatario. E invece voleva proprio me, e visti gli attestati di stima, mi ha pure convinto ad accettare.