lunedì 26 agosto 2013

E' finito Medievalis

E' finito domenica scorsa <Medievalis>, una manifestazione giovane ma che a ragione può essere considerata l'evento dell'anno a Pontremoli. Si tratta della rievocazione della concessione del diploma di Libero Comune a Pontremoli da parte dell'imperatore Federico II avvenuta nel 1226. Per quattro giorni il centro storico di Pontremoli è stato invaso da figuranti in abiti medievali che hanno festeggiato l'<Adventum Federici>, ovvero l'arrivo sabato notte dell'imperatore. <La Compagnia del Piagnaro>, il gruppo che cura l'organizzazione dell'evento, si è superata anche quest'anno nel rendere vivace il centro storico e rivalorizzare parti della città antica che durante l'anno sono piuttosto morte. Hanno animato la  città: cortei storici, sbandieratori, duelli, ricostruzioni di accampamenti, postriboli e di una  corte  medievale  ( al Castello del Piagnaro). Bellissimi gli eventi della Disfida della Cortina de Cazzaguerra: cioè una serie di giochi medievali tra le tre contrade di Sommoborgo, Imoborgo e Contado. Significativa anche la rappresentazione della pace di Castruccio al termine di una Santa Messa celebrata in San Colombano, uno degli edifici religiosi più antichi della città: Castruccio Castracani, signore lucchese di Pontremoli, fece erigere la cortina di Cacciaguerra,  a separare la parte guelfa della città da quella ghibellina, due fazioni protagoniste di violente lotte. Ma l'opera di mediazione di Castruccio  fece sì che guelfi e ghibellini suggellassero un giuramento di pace. Il centro storico è stato animato anche dai mercanti e dalle osterie medievali, che vendevano prodotti dal gusto duecentesco, dalle spade all'ambrosia, il nettare degli dei.  Ho apprezzato tantissimo, in questi quattro giorni in cui ho vissuto Pontremoli nelle vesti di giornalista-turista, la parte storica della città, i borghi, i vicoli ( dove alla sera figuranti incappucciati spaventavano la gente in antri rischiarati solo da lumini cimiteriali), il castello, il ciottolato, le volte. Pontremoli è una vera città medievale e una manifestazione del genere, che ha attirato più di 30.000 visitatori, ha fatto rivivere le glorie del passato, un passato pieno di storia e importanza, importanza che oggi purtroppo Pontremoli non ha più. Il successo di Medievalis decreta il fatto che ogni territorio per essere veramente apprezzato  non deve dimenticare  le proprie radici e la propria storia. Molte foto si trovano negli ultimi post del blog "Appennino Terra di Frontiera". Qui eccovi alcune delle mie












lunedì 19 agosto 2013

UNA DOMENICA AL POMODORO

Probabilmente tutti sanno che esistono diverse varietà di pomodoro: quello che non tutti sanno invece è che queste varietà sono almeno 700 e sono state tutte esposte domenica 19 agosto a Pontremoli in una piazza della Repubblica piena di curiosi che sono andati ad ammirare le tipologie del prodotto tipico della cucina mediterannea, un orgoglio italiano anche se importato dalle Americhe, dove la nazione patria del frutto rosso  è su tutte il Messico, ma tutta la costa sudoccidentale del Sudamerica può essere considerata la terra d'origine del pomodoro. Cose queste apprese nella presentazione di Maurizio Lunardon, presidente di quella <Lunigianarborea> che ha organizzata la mostra per festeggiare il bicentenario dalla nomina a prefetto di Pontremoli del botanico Giorgio Gallesio, autore della <Pomona Italiana>, la più grande enciclopedia illustrata dei frutti che nascono e si coltivano in Italia. Non solo l'esposizione ma anche conferenze e degustazioni hanno arricchito la domenica italiana. Alcuni dati: l'Italia è il maggior produttore europeo di pomodoro e batte tutti gli altri paesi del Vecchio Continente messi insieme, abbiamo circa 80.000 ettari di superficie coltivata a pomodoro, la nostra industria  del pomodoro registra un fatturato di due miliardi di euro e la città italiana capitale del pomodoro, sia per il ruolo avuto nella storia sia per la produzione e l'industria è la vicina Parma.



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sabato 10 agosto 2013

La danza al tempo dei pellegrini

Venerdì 8 agosto Pontremoli ha  vissuto una serata che si può definire come un’anticipazione di <Medievalis>, la grandiosa manifestazione medievale che  ogni fine agosto attira decine di migliaia di visitatori. Nelle Stanze del Teatro della Rosa, il gruppo di danze storiche <Terra Lunae> guidato dalla maestra Nadia Bertolini, parmigiana d’adozione  e pontremolese di nascita, ha proposto <La danza al tempo dei pellegrini>, un excursus nella storia tra Medioevo e Rinascimento studiato attraverso le danze dell’epoca. Prima di ogni danza Nadia Bertolini ha spiegato il periodo storico a cui si riferiva, le usanze  e i costumi dell’epoca, le tematiche preponderanti e gli insegnamenti di allora: un vero e proprio viaggio nella storia attraverso il fenomeno dei pellegrini, che ancora oggi affollano la Via Francigena di cui Pontremoli è uno dei capisaldi. E così il pubblico presente ha potuto scoprire che  il più noto maestro di danza nel periodo trattato fu Guglielmo Ebreo da Pesaro,  che i trovatori provenzali che scrivevano i loro poemi in lingua d’oc soggiornarono anche in Lunigiana, che la danza nelle corti era considerata un metodo  per ingentilire  i propri modi e le proprie forme. Il pubblico ha anche potuto scoprire la differenza stilistica tra le danze di corte e le danze popolari, l’evoluzione nei secoli dell’arte del ballo e la maggior complessità data alla danze dalla figura del maestro, presenza che si viene pian piano a fissare.  Ma il pubblico presente ha goduto soprattutto della bravura del gruppo storico <Terra Lunae> quando si è esibito nelle danze medievali e rinascimentali come <Il salterello>, <La carola>, <Il lamento di Tristano>,  <La Pavanna>, <La Piriènne>, <Voltati insà Rosina>, <La Marchesana>, <La Pavanna> e molte altre.