venerdì 6 novembre 2020

E siamo ancora qua

  E siamo ancora qua.... l'Italia in estate è stata messa in libertà, eccezion fatta per le mascherine e il distanziamento, e ora  in pieno autunno è arrivata la seconda ondata  di Covid\19, tra l'altro prevista dagli esperti.    Uno può pensare quello che vuole ma  se c'è una cosa che avremmo dovuto imparare dallo scorso lockdown primaverile  era evitare le esagerazioni: invece spiagge superaffollate dove erano gli uomini e donne a recitare il ruolo delle sardine, ristoranti affollati e ben pochi gestori si preoccupavano di rispettare il distanziamento sia tra le tavolate che tra i commensali, feste private con decine di persone che si comportavano come se non fosse successo nulla. Non che il Governo non abbia le sue colpe poichè anzichè pensare a come potenziare la sanità e a garantire il ritorno a scuola in sicurezza ha dato il bonus monopattino. In teoria  medici e infermieri dovrebbero essere più preparati: e loro probabilmente li sono, ma se non hanno i presidi sanitari che possono fare?

 Ora l'Italia è stata divisa in tre zone: gialla ( a rischio contagio basso),  arancione( rischio medio) e rossa ( rischio elevato). Questa suddivisione è su base regionale. Da noi in Toscana ristoranti e bar possono stare aperti fino alle 18 e dopo possono fare solo  l'asporto, la scuola è per metà in presenza e per metà a distanza tramite Internet, e c'è il coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5 del mattino ( salvo esigenze di salute  o lavoro). In  tutta Italia  cinema, teatri e palestre sono chiusi come le discoteche del resto.  Come in primavera la Lombardia è la Regione più colpita e da loro le restizioni sono ancora più severe.