martedì 25 giugno 2013

MAMMA E FIGLIA


Eh sì, la figlia di Belen è decisamente cresciuta. E sua mamma, preoccupata che ingrassi troppo, si sacrifica ripulendo lei la ciotola.

venerdì 21 giugno 2013

TERREMOTO IN LUNIGIANA

 Oggi il destino ha continuato ad accanirsi contro la nostra povera e bellissima Lunigiana ( "bellissima e disgraziata" era la Sicilia definita  dal giudice Borsellino) con una forte scossa di terremoto. Dalle nostre parti, nel pontremolese, si è sentita  bene, proprio mentre eravamo a tavola, ma non ha fatto danni, a parte spaventare le persone che si sono riversate in strada. A Fivizzano, invece, ci sono stati danni eccome, con case crollate, persone ferite e la gente che stasera dormirà in una tendopoli. Fivizzano, comune di circa 10.000 abitanti della Lunigiana Orientale( tra i più vasti in Italia come superficie territoriale, credo il terzo o quarto, era già stato colpito nel 1920, dal più grosso sisma registrato nella storia della Lunigiana. Le cronache dell'epoca parlavano di 30 morti e di 300 feriti, di case e chiese crollate, e di interi stralci della cittadina ridotti a cumuli di macerie. Si disse anche che la ricostruzione fu lenta e che vi fu molta opera di sciaccallaggio dopo il terremoto in quella che veniva definita la <Firenze di Lunigiana>. Tanto per dare un'idea di Fivizzano, guardate qua

martedì 18 giugno 2013

30


Ebbene sì, siamo arrivati al giro di boa, tempo di mettere la testa a posto.  Ma poichè non amo le celebrazioni in grande stile, ho festeggiato dando l'acqua alle viti e tagliando un pochino d'erba. Per gli inesperti dare l'acqua alle viti non significa innaffiarle ma cospargerle di anticrittogamico. E la foto quassù cosa c'entra? Beh, è un regalo che mi sono fatto visto che non è semplice riprendere un merlo così da vicino. Tra gli altri regali un libro di Papa Francesco, o meglio, il primo libro di Papa Francesco, e una raccolta di Gianna Nannini, cantante che apprezzo da tempo immemorabile. Tempo fa quando cominciai a stimarla e amavo documentarmi su di essa, ricordo di aver letto nella sua biografia che il primo discografo a cui si propose la liquidò dicendole <Signorina, con quella voce così roca, lei non potrà mai fare la cantante>. Il resto è storia. Questo per dire che per quante doti possiate avere ci sarà sempre qualcuno a cui non piacerete...

giovedì 13 giugno 2013

SAPORE DI VODKA

 Nel 1943 imperversava la Seconda Guerra Mondiale e gli alpini italiani si trovavano  in Russia  a combattere la tragica battaglia di Nikolajewka, ricevendo ordini dal comando posto nel vicino paese di Rossosh. La battaglia fu tragica, tre brigate alpine vennero decimate: su 62.000 uomini soltanto 22.000 fecero ritorno. Ma la popolazione civile della Russia aiutò gli alpini, dando loro cibo e ricovero. Ecco perchè 20 anni fa a Rossosh sull'edificio che ospitava il comando italiano, gli alpini costruirono un asilo. Quel ventennale è stato celebrato ieri a Berceto con uno spettacolo di 130 giovanissimi artisti russi che si sono esibiti in splendide coreografie, tratte soprattutto dalla tradizione cosacca. Da sottolineare la disciplina dei giovanissimi sovietici e anche le loro abilità atletiche. Da notare anche la bellezza dei loro lineamenti e le fattezze straordinarie dei loro costumi, splendidi da ritrarre in fotografie. I russi hanno anche dimostrato di gradire  giornalisti e fotografi, ammiccando e salutando sorridenti davanti alle macchine da presa, mentre avanzavano in corteo cantando in coro <Fischia il vento>, ovviamente nella loro lingua.  Simpatica la battuta del sindaco che dopo averli portati a visitare il Duomo ha esclamato: <Sono riuscito solo io a portare tanti comunisti in chiesa>.
 Ecco alcune foto qui di seguito mentre le altre si trovano sul blog <Appennino Terra di Frontiera>.














domenica 9 giugno 2013

ORTOCRAZIA

 Con la crisi che c'è in giro un pezzetto di terra per farsi un orto è una fortuna. Anche se quest'anno il clima non ha aiutato, si vedono bene le piante di cipolla, con una bietola in mezzo nata spontaneamente;   in lontananza l'insalata e all'angolo superiore sinistro le patate. La foto non rileva  poichè troppo piccole e distanti rispetto all'obiettivo,  carote, fagiolini e prezzemolo. Il resto della roba che si semina tradizionalmente è in un altro orto, oppure ancora da piantare.  Non si diventa ricchi con l'ortocrazia ma quantomeno si ricava da mangiare e si risparmia sulla spesa.