domenica 22 dicembre 2013

LAGHI MANZONIANI

Le foto qui di seguito rappresentano una vista "by day" e una molto suggestiva "by night" di quel " ramo del lago di Como che volge verso mezzogiorno...."





giovedì 19 dicembre 2013

ALBERO DI NATALE

Con un po' d'anticipo rispetto al solito, ieri ho preparato l'albero di Natale, sotto il quale ho allestito un piccolo presepe. Da notare che quando dico " con un po' d'anticipo" non sono ironico: pur volendo la tradizione italiana che si prepari l'8 dicembre, la mia tradizione familiare vuole che non si prepari mai prima del 20 dicembre, e a parte un paio d'anni che parenti o amici per aiutarmi a farlo l'hanno voluto fare prima, è sempre stato così.  Comunque resta allestito fino al 6 gennaio incluso, come da tradizione . Ma so che in altri paesi lo tengono molto meno: una signora rumena sposata da queste parti mi ha raccontato che da loro è tradizione preparare l'albero il 23 e smontarlo il 26.

venerdì 6 dicembre 2013

Mandela died

E' morto, quasi centenario e malato da mesi, Nelson Mandela, il sudafricano simbolo della lotta all'apartheid che per la sua battaglia ha trascorso ben 27 anni in carcere, un carcere durissimo e ingiusto.  Ma anche dietro le sbarre non smise mai di credere nei suoi ideali  e nel 1990, a furor di popolo, un presidente sudafricano bianco lo scarcerò. Guadagnò il Nobel per la pace e divenne egli stesso presidente della Repubblica Sudafricana  ma, per sua volontà, per un solo mandato: uno stile ben diverso dai politicanti  italiani dei giorni nostri  che alle poltrone si incatenerebbero. Nelson Mandela è stato un'autentica leggenda, tanto da guadagnarsi una famosa canzone a lui dedicata, Mandela's day. Ho scelto il titolo del post ( " Mandela è morto" proprio per assonanza con questa famosa canzone.
Glorioso personaggio pubblico, com'era il Nelson Mandela privato? Tre mogli, due separazioni... d'altronde se non fosse stato un uomo pieno di passione, non sarebbe potuto diventare  Nelson Mandela.

mercoledì 27 novembre 2013

A SORPRESA

Nei giorni scorsi via mail mi è giunta la proposta di essere il moderatore di un incontro tra giovani politici locali sul tema " Cosa può fare la politica per la famiglia". Lì per lì ho pensato a uno sbaglio di indirizzo poichè con il mittente del messaggio ho una conoscenza superficiale e gliel'ho pure scritto che forse aveva sbagliato destinatario. E invece voleva proprio me, e visti gli attestati di stima, mi ha pure convinto ad accettare.

mercoledì 20 novembre 2013

LE CARCERI MINORILI IN ITALIA

Nei giorni scorsi ho partecipato a un incontro sul tema della legalità  e della giustizia tra i minorenni a Pontremoli, sede dell'unico istituto penale minorile in Europa esclusivamente femminile. All'incontro c'erano l'attuale sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, che tra l'altro è un pontremolese, e molti addetti ai lavori tra magistrati, procuratori minorili e cose del genere. Voglio citare solo Caterina Chinnici, figlia del magistrato Rocco Chinnici,  magistrato siciliano che nel 1983 morì in un agguato mafioso, un'esplosione che precedette quelle forse più note dei giudici Falcone e Borsellino. Chinnici fu il fondatore di quello che successivamente venne chiamato il pool antimafia. Dall'incontro è  venuto fuori qualcosa di positivo per l'Italia, finalmente un orgoglio nazionale: il sistema penale minorile italiano è il modello di tutta l'Europa, il carcere per i minori è solo una misura cosidetta "residuale", cioè che si applica solo quando sia assolutamente indispensabile. Su 30.000 minori colpevoli di reato in Italia soltanto 500  circa stanno scontando una pena carceraria, gli altri sono stati sottoposti a misure alternative. Le testimonianze più interessanti però sono venute da due persone che l'esperienza del carcere l'hanno conosciuta: uno è  Cosimo Rega, ergastolano che da un anno sta scontando la sua pena fuori da una cella e attore del film <Cesare deve morire> dei fratelli Taviani. Questo film è stato realizzato in un carcere da detenuti che hanno avuto così la loro opportunità di riscatto. Cosimo Rega, arrestato da 35 anni, ha dichiarato che solo da 20 ha capito la gravità di ciò che aveva commesso e ha cercato di riscattarsi mediante la scrittura e la cultura. Dopo 18 giorni di sciopero della fame, ha trovato un direttore che lo ha ascoltato e gli ha permesso di portare avanti un progetto che ha trasformato una cella del carcere dove era rinchiuso in aula multimediale con Internet e biblioteca e ha fatto diventare attori alcuni detenuti.
Diversa la storia di Guglielmo Giuliano, oggi maggiorenne, vincitore del premio letterario <Goliarda Sapienza> riservato ai detenuti minorenni. La lettera con cui ha partecipato al concorso narra il delitto che aveva commesso ed è servita a lui a scopo catartico, a scopo di purificazione, tanto da farlo dichiarare che è stato più fortunato  non al primo arresto, conclusosi con l'assoluzione, ma al secondo, poichè la condanna gli è servita per riflettere  e capire la gravità del suo reato.

martedì 19 novembre 2013

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

Oggi, a sorpresa, ho ricevuto via posta ordinaria, l'attestato di partecipazione a un  concorso giornalistico commemorativo dei 150 anni dalla nascita di Alfredo Panzini, a cui avevo partecipato quest'estate. Oltre all'attestato, il volume che raccoglieva le opere di tutti noi partecipanti al concorso. La sorpresa è giunta gradita poichè mi capita spesso di partecipare a concorsi giornalistici e letterari, e un paio di volte, sono anche arrivato in finale, ma mai un'anima  buona che avesse rilasciato un attestato o un gadget ai concorrenti.

martedì 12 novembre 2013

WIND OF CHANGE

Il titolo del post è una vecchia canzone degli Scorpions e significa "il vento del cambiamento". Da più piccolo io credevo ai cambiamenti, delle persone soprattutto. Ora no. Io credo che come si nasce si muore. In realtà non sono proprio così estremo: credo che si possa migliorare ( o peggiorare), maturare, crescere a seconda delle esperienze, delle circostanze  e dell'educazione, ma la base, quella  no, non si può cambiare. Usando una metafora, un'asino non diventerà mai un cavallo: potrà diventare un buon asino e potrà assomigliare a un cavallo, ma resterà sempre asino.

domenica 10 novembre 2013

I PRIMI TERRONI

 In questi  giorni  ho scoperto l'origine del termine "terrone" con cui i nordici designano i meridionali.  Questo termine fu coniato a Milano quando venne costruita la stazione centrale, sopraelevata rispetto al termine della città. Per sopraelevarla  fu necessario molta terra, e per portare la terra a carriolate fu assunta manovalanza del Sud-Italia. A forza di portare terra, questi meridionali vennero chiamati "terroni", termine che poi si è esteso a tutti coloro provenienti dal sud. Soltanto a Torino i meridionali si designano con un altro termine: Napùli.

mercoledì 30 ottobre 2013

IL VERO NOME DEL KEBAB

 Vi svelo un segreto: avete presente il kebab? Quella tipica carne mediorientale arrostita  su uno spiedo verticale  e superaromatizzata con spezie, che va molto di moda  ora anche in Italia, tanto che ogni città pullula di kebaberie, e queste sono presenti  spesso anche nei piccoli centri? Il kebab che si usa per farcire insieme a verdure e salse tipiche golosi panini o piadine? Ecco, quello NON è kebab. Quella pietanza  si chiama Shawerma e viene fatta con carni di vitello, manzo, pollo o tacchino ( o anche miste)  mentre il vero kebab è uno spiedino dove si infilzano grossi pezzi di carne di montone o agnello cotti alla brace con mille  spezie in cima.  La sconvolgente rivelazione me l'ha fatta un egiziano che prepara nel suo negozio, oltre a ottime pizze, tipici piatti mediorientali. In sostanza,  kebab è il nome che noi italiani diamo allo shawerma , ma non è kebab

sabato 19 ottobre 2013

OCCHIO!






Non raccogliete MAI  questo fungo qua sotto. E' Amanita Phalloides, velenosa mortale.
Difficilmente lascia scampo a chi la ingerisce.

giovedì 10 ottobre 2013

Funghi più o meno velenosi



In realtà questo funghetto bianco qui sotto, scientificamente Clitopilus Prunulus, non è affatto velenoso. Anzi,
 il libro di un micologo alla voce commestibilità lo classifica come "ottimo". Ma dalle mie parti non le raccoglie nessuno, e penso per due motivi: la mancanza di conoscenze sul Clitopilus e in secondo luogo perchè è una spia per i funghi per eccellenza, i porcini: nasce infatti negli stessi posti. Tanto da venire chiamata volgarmente <cagna dei  funghi>.




                                  Dicono che allo stato giovane anche questo disprezzatissimo fungo a palla , dialettalmente "loffa" e scientificamente <Scleroderma Vulgare>, sia commestibile. Lo dice anche il libro di cui sopra



martedì 1 ottobre 2013

DUE FUNGHETTI


Se li avessi trovati io avrei fatto i salti di gioia alti tre metri, invece è il bottino di una giornata di una coppia di fungaioli, raggiunti nel pomeriggio dal terzo cercatore, del paese.  Questi porcini sono una trentina di chil trovati nella nostra riserva, la <Giogallo>, che copre Succisa e Grondola e fa parte del  Consorzio del famoso fungo di Borgotaro ( marchio I.G.P.).  Dalle nostre parti il 95% della popolazione in buona salute va per funghi, mentre buona parte del 5% mancante riacquista improvvisamente la salute  durante la stagione dei funghi: non è raro che i ciechi riacquistino la vista, che gli storpi riprendano l'uso delle gambe, che gli anziani ringiovaniscano di una decina d'anni. Insomma, i funghi fanno miracoli ma sono anche causa di invidie e gelosie: si scatena una vera e propria gara a chi ne ha trovati di più, a chi ha trovato il più grosso, a chi fatto la mangiata più luculliana a base di funghi ecc. ecc.  Ma i funghi sono anche fonte di introito e una bella risorsa per una zona come la nostra: incassa qualcosa chi fa i controlli per verificare che i forestieri abbiano il permesso di raccolta, incassano bar e ristoranti, distributori di benzina( poichè i forestieri sono numerosi come le formiche), commercianti  e semplici venditori di porcini.

domenica 29 settembre 2013

29 settembre

 Ogni 29 settembre ricorre un anniversario: l'anniversario del più bel giorno della mia vita. Oggi sono 7 anni da quella stupenda e maledetta giornata.  Sono passati 7 anni eppure ci penso ancora un pò ogni giorno alla persona con cui passai quella giornata,  una giornata di sole nel cielo e nel cuore, che ha  però lasciato una ferita, curata solo dal tempo.

giovedì 5 settembre 2013

SCHERZI DELLA NATURA

Notate niente di strano in questa pianta?....
No?....
Allora ve lo dico io: i frutti del lato sinistro sono pere, quelli del lato destro mele.  Com'è possibile che pere e mele crescano sulla stessa pianta? E' possibile grazie all'arte dell'innesto: in questo caso il buon Luca di Gaggio  davvero forte nell'innestare ( anzi, nell'"isdiru" come si dice da queste parti), ha collocato su una pianta di pero alcuni rametti di melo che si sono afferrati e hanno dato il risultato che vedete nella foto.

lunedì 26 agosto 2013

E' finito Medievalis

E' finito domenica scorsa <Medievalis>, una manifestazione giovane ma che a ragione può essere considerata l'evento dell'anno a Pontremoli. Si tratta della rievocazione della concessione del diploma di Libero Comune a Pontremoli da parte dell'imperatore Federico II avvenuta nel 1226. Per quattro giorni il centro storico di Pontremoli è stato invaso da figuranti in abiti medievali che hanno festeggiato l'<Adventum Federici>, ovvero l'arrivo sabato notte dell'imperatore. <La Compagnia del Piagnaro>, il gruppo che cura l'organizzazione dell'evento, si è superata anche quest'anno nel rendere vivace il centro storico e rivalorizzare parti della città antica che durante l'anno sono piuttosto morte. Hanno animato la  città: cortei storici, sbandieratori, duelli, ricostruzioni di accampamenti, postriboli e di una  corte  medievale  ( al Castello del Piagnaro). Bellissimi gli eventi della Disfida della Cortina de Cazzaguerra: cioè una serie di giochi medievali tra le tre contrade di Sommoborgo, Imoborgo e Contado. Significativa anche la rappresentazione della pace di Castruccio al termine di una Santa Messa celebrata in San Colombano, uno degli edifici religiosi più antichi della città: Castruccio Castracani, signore lucchese di Pontremoli, fece erigere la cortina di Cacciaguerra,  a separare la parte guelfa della città da quella ghibellina, due fazioni protagoniste di violente lotte. Ma l'opera di mediazione di Castruccio  fece sì che guelfi e ghibellini suggellassero un giuramento di pace. Il centro storico è stato animato anche dai mercanti e dalle osterie medievali, che vendevano prodotti dal gusto duecentesco, dalle spade all'ambrosia, il nettare degli dei.  Ho apprezzato tantissimo, in questi quattro giorni in cui ho vissuto Pontremoli nelle vesti di giornalista-turista, la parte storica della città, i borghi, i vicoli ( dove alla sera figuranti incappucciati spaventavano la gente in antri rischiarati solo da lumini cimiteriali), il castello, il ciottolato, le volte. Pontremoli è una vera città medievale e una manifestazione del genere, che ha attirato più di 30.000 visitatori, ha fatto rivivere le glorie del passato, un passato pieno di storia e importanza, importanza che oggi purtroppo Pontremoli non ha più. Il successo di Medievalis decreta il fatto che ogni territorio per essere veramente apprezzato  non deve dimenticare  le proprie radici e la propria storia. Molte foto si trovano negli ultimi post del blog "Appennino Terra di Frontiera". Qui eccovi alcune delle mie












lunedì 19 agosto 2013

UNA DOMENICA AL POMODORO

Probabilmente tutti sanno che esistono diverse varietà di pomodoro: quello che non tutti sanno invece è che queste varietà sono almeno 700 e sono state tutte esposte domenica 19 agosto a Pontremoli in una piazza della Repubblica piena di curiosi che sono andati ad ammirare le tipologie del prodotto tipico della cucina mediterannea, un orgoglio italiano anche se importato dalle Americhe, dove la nazione patria del frutto rosso  è su tutte il Messico, ma tutta la costa sudoccidentale del Sudamerica può essere considerata la terra d'origine del pomodoro. Cose queste apprese nella presentazione di Maurizio Lunardon, presidente di quella <Lunigianarborea> che ha organizzata la mostra per festeggiare il bicentenario dalla nomina a prefetto di Pontremoli del botanico Giorgio Gallesio, autore della <Pomona Italiana>, la più grande enciclopedia illustrata dei frutti che nascono e si coltivano in Italia. Non solo l'esposizione ma anche conferenze e degustazioni hanno arricchito la domenica italiana. Alcuni dati: l'Italia è il maggior produttore europeo di pomodoro e batte tutti gli altri paesi del Vecchio Continente messi insieme, abbiamo circa 80.000 ettari di superficie coltivata a pomodoro, la nostra industria  del pomodoro registra un fatturato di due miliardi di euro e la città italiana capitale del pomodoro, sia per il ruolo avuto nella storia sia per la produzione e l'industria è la vicina Parma.



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sabato 10 agosto 2013

La danza al tempo dei pellegrini

Venerdì 8 agosto Pontremoli ha  vissuto una serata che si può definire come un’anticipazione di <Medievalis>, la grandiosa manifestazione medievale che  ogni fine agosto attira decine di migliaia di visitatori. Nelle Stanze del Teatro della Rosa, il gruppo di danze storiche <Terra Lunae> guidato dalla maestra Nadia Bertolini, parmigiana d’adozione  e pontremolese di nascita, ha proposto <La danza al tempo dei pellegrini>, un excursus nella storia tra Medioevo e Rinascimento studiato attraverso le danze dell’epoca. Prima di ogni danza Nadia Bertolini ha spiegato il periodo storico a cui si riferiva, le usanze  e i costumi dell’epoca, le tematiche preponderanti e gli insegnamenti di allora: un vero e proprio viaggio nella storia attraverso il fenomeno dei pellegrini, che ancora oggi affollano la Via Francigena di cui Pontremoli è uno dei capisaldi. E così il pubblico presente ha potuto scoprire che  il più noto maestro di danza nel periodo trattato fu Guglielmo Ebreo da Pesaro,  che i trovatori provenzali che scrivevano i loro poemi in lingua d’oc soggiornarono anche in Lunigiana, che la danza nelle corti era considerata un metodo  per ingentilire  i propri modi e le proprie forme. Il pubblico ha anche potuto scoprire la differenza stilistica tra le danze di corte e le danze popolari, l’evoluzione nei secoli dell’arte del ballo e la maggior complessità data alla danze dalla figura del maestro, presenza che si viene pian piano a fissare.  Ma il pubblico presente ha goduto soprattutto della bravura del gruppo storico <Terra Lunae> quando si è esibito nelle danze medievali e rinascimentali come <Il salterello>, <La carola>, <Il lamento di Tristano>,  <La Pavanna>, <La Piriènne>, <Voltati insà Rosina>, <La Marchesana>, <La Pavanna> e molte altre.



martedì 23 luglio 2013

400

Con la giornata di oggi ho raggiunto ( e già superato di una unità) il traguardo dei 400 articoli da quando collaboro con la Gazzetta di Parma. Ora il prossimo obiettivo sono i 500.

domenica 7 luglio 2013

Rientro dal Piemonte


 Di rientro da un matrimonio in terra piemontese, pubblico le sole tre foto panoramiche che ritengo degne

Tassarolo( Alessandria), il paese della cerimonia in chiesa
                                Panorama di Serravalle Scrivia, dalla villa dove si è tenuto il ricevimento

                                         Rovereto di Gavi, il vigneto davanti a casa della sposa

giovedì 4 luglio 2013

GAZZE LADRE

Nei giorni scorsi la compagnia teatrale <Il Ponte a colori> si è esibita nel camping <I pianelli di Berceto>. Si tratta di una compagnia appena nata, caratterizzata dal fatto che quasi tutti gli attori sono anche pittori; da qui il suggestivo nome, a indicare che il teatro come la pittura è un ponte tra ciò che viene rappresentato e il pubblico. Tornando a Berceto, la compagnia, diretta dalla regista Clementina Balocchi, ha inscenato in orario pomeridiano <Gazze Ladre>, un adattamento della celeberrima opera rossiniana <La Gazza Ladra>. Del testo originale sono state tenute alcune musiche e la situazione iniziale, ovvero una cameriera ingiustamente accusata del furto di due posate d'argento.  Interessante la caratterizzazione dei personaggi: il magistrato Giuditta Tascolto( interpretata dalla stessa regista Clementina Balocchi)  che alle prese con la spending review, rischia di dimenticare i principi morali che l'hanno portata a perseguire il trionfo della giustizia e di farsi contaminare dal virus dell'ingiustizia, anche se alla fine sarà il bene a prevalere; la  bella  Ninetta, la cameriera  di umili origini ingiustamente accusata e innamorata del figlio dei suoi padroni, Giannetto, che ricambia, ma deve fare i conti con la madre Lucia, iperprotettiva, snob e scorbutica, anche nei confronti del marito Fabrizio, descritto come gaudente sempre pronto a giustificare ed assolvere tutti.  Tra i vari personaggi anche  la madre di Ninetta, feroce come una tigre per difendere la figlia; un inflessibile vigile urbano, che in realtà  dimostra di avere un cuore più grande di come fa apparire; un sindaco ambiguo, che nutre un 'attenzione morbosa nei confronti di Ninetta e proprio perchè respinto, si vendica accusandola del furto delle due posate. E poi tra i personaggi i servitori, una venditrice in rima, un giornalista, L'Ingiustizia e il Vaccino, e soprattutto le gazze, Aurora e Sofia, vere colpevoli del furto, scoperte dai servitori che seguendole fino al loro nido ritrovano le posate, e le portano in tribunale dove Ninetta viene assolta, il sindaco si redime, Lucia  dà la benedizione all'unione del suo figliolo Giannetto con la tanto osteggiata cameriera.Sono saliti sul palco i seguenti attori: Aurora Franco, Sofia Mereuta, Arnaldo Dini, Marta Corradi, Luca Monesi,  Beatrice Demaldè ( nei panni della protagonista Ninetta), Raquel Cabral, Vanes Cortesi, Davide Vecchi, Alma Cadei, Silvia Radu, Graziella Uccellatore, Bruno Borelli e la regista Clementina Balocchi. Paolo Colla è stato il tecnico del suono, mentre l’addetto alle luci era Remo Pizzarotti

martedì 25 giugno 2013

MAMMA E FIGLIA


Eh sì, la figlia di Belen è decisamente cresciuta. E sua mamma, preoccupata che ingrassi troppo, si sacrifica ripulendo lei la ciotola.

venerdì 21 giugno 2013

TERREMOTO IN LUNIGIANA

 Oggi il destino ha continuato ad accanirsi contro la nostra povera e bellissima Lunigiana ( "bellissima e disgraziata" era la Sicilia definita  dal giudice Borsellino) con una forte scossa di terremoto. Dalle nostre parti, nel pontremolese, si è sentita  bene, proprio mentre eravamo a tavola, ma non ha fatto danni, a parte spaventare le persone che si sono riversate in strada. A Fivizzano, invece, ci sono stati danni eccome, con case crollate, persone ferite e la gente che stasera dormirà in una tendopoli. Fivizzano, comune di circa 10.000 abitanti della Lunigiana Orientale( tra i più vasti in Italia come superficie territoriale, credo il terzo o quarto, era già stato colpito nel 1920, dal più grosso sisma registrato nella storia della Lunigiana. Le cronache dell'epoca parlavano di 30 morti e di 300 feriti, di case e chiese crollate, e di interi stralci della cittadina ridotti a cumuli di macerie. Si disse anche che la ricostruzione fu lenta e che vi fu molta opera di sciaccallaggio dopo il terremoto in quella che veniva definita la <Firenze di Lunigiana>. Tanto per dare un'idea di Fivizzano, guardate qua

martedì 18 giugno 2013

30


Ebbene sì, siamo arrivati al giro di boa, tempo di mettere la testa a posto.  Ma poichè non amo le celebrazioni in grande stile, ho festeggiato dando l'acqua alle viti e tagliando un pochino d'erba. Per gli inesperti dare l'acqua alle viti non significa innaffiarle ma cospargerle di anticrittogamico. E la foto quassù cosa c'entra? Beh, è un regalo che mi sono fatto visto che non è semplice riprendere un merlo così da vicino. Tra gli altri regali un libro di Papa Francesco, o meglio, il primo libro di Papa Francesco, e una raccolta di Gianna Nannini, cantante che apprezzo da tempo immemorabile. Tempo fa quando cominciai a stimarla e amavo documentarmi su di essa, ricordo di aver letto nella sua biografia che il primo discografo a cui si propose la liquidò dicendole <Signorina, con quella voce così roca, lei non potrà mai fare la cantante>. Il resto è storia. Questo per dire che per quante doti possiate avere ci sarà sempre qualcuno a cui non piacerete...

giovedì 13 giugno 2013

SAPORE DI VODKA

 Nel 1943 imperversava la Seconda Guerra Mondiale e gli alpini italiani si trovavano  in Russia  a combattere la tragica battaglia di Nikolajewka, ricevendo ordini dal comando posto nel vicino paese di Rossosh. La battaglia fu tragica, tre brigate alpine vennero decimate: su 62.000 uomini soltanto 22.000 fecero ritorno. Ma la popolazione civile della Russia aiutò gli alpini, dando loro cibo e ricovero. Ecco perchè 20 anni fa a Rossosh sull'edificio che ospitava il comando italiano, gli alpini costruirono un asilo. Quel ventennale è stato celebrato ieri a Berceto con uno spettacolo di 130 giovanissimi artisti russi che si sono esibiti in splendide coreografie, tratte soprattutto dalla tradizione cosacca. Da sottolineare la disciplina dei giovanissimi sovietici e anche le loro abilità atletiche. Da notare anche la bellezza dei loro lineamenti e le fattezze straordinarie dei loro costumi, splendidi da ritrarre in fotografie. I russi hanno anche dimostrato di gradire  giornalisti e fotografi, ammiccando e salutando sorridenti davanti alle macchine da presa, mentre avanzavano in corteo cantando in coro <Fischia il vento>, ovviamente nella loro lingua.  Simpatica la battuta del sindaco che dopo averli portati a visitare il Duomo ha esclamato: <Sono riuscito solo io a portare tanti comunisti in chiesa>.
 Ecco alcune foto qui di seguito mentre le altre si trovano sul blog <Appennino Terra di Frontiera>.