lunedì 27 aprile 2020

Santa Zita 2020

Non voglio più intitolare i miei post col nome di quel maledetto virus che ha cambiato la vita di tutto il mondo. Oggi è Santa Zita, la Santa che secondo la tradizione locale nacque  a Succisa per poi emigrare a Monsagrati e da lì a Lucca. Non vi sono documenti certi in realtà, poichè i lucchesi la vollero nata a Monsagrati da padre certamente succisano e madre di quei luoghi. Ma ciò che conta  è la devozione: non si possono fare cerimonie aperte ai fedeli ma il parroco Don Andrea ha sfruttato la tecnologia per trasmettere via Facebook la Santa Messa dalla Casa- Cappella di Santa Zita alla  Colla.  Solo i fabbriceri hanno potuto assistere dal vivo ( con guanti e mascherina)  alla celebrazione  di Don Andrea, coadiuvato da Padre Dario,parroco del Duomo di Pontremoli, e dal diacono Marzio.
Santa  Zita è la Santa della carità: confido che ci faccia la carità di intercedere per fermare questa pandemia!

martedì 21 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID 19 DIARIO DI PRIGIONIA- Quarantunesima giornata

 Giorno 41 
 Da due giorni, per la prima volta, il numero dei contagiati è in diminuzione.  Le cifre non sono esaltanti ma sono una luce in fondo al tunnel.  Il 4 maggio dovremmo avere un'allentamento delle restrizioni governative  ma per molto tempo dovremo abituarci a vivere in maniera diversa dal consueto: dovremo usare mascherina e guanti, dovremo tenere le distanze dagli altri, dovremo avere molta più pazienza. Il governo parla di un app per tracciare gli spostamenti ma ciò ha causato lo scetticismo  di molti, tra cui il sottoscritto, visto che molti anziani neanche lo hanno uno strumento su cui scaricare un app e anche se lo acquistassero non imparerebbero in 5 minuti. Tanti dicono che queste restrizioni e le conseguenti misure di sicurezza  sono una prova per abituarci a un prossimo regime: sono in disaccordo su questo perchè storicamente i dittatori  hanno cominciato la loro ascesa con un largo consenso popolare.  Questa classe politica in Italia di consenso ne ha ben poco.
Un ulteriore riflessione di questo periodo: si potrebbe cambiare il proverbio " in vino veritas" con " in quarantena veritas", nel senso che in questo periodo le persone hanno fatto emergere i lati più estremi della loro personalità solitamente tenuti nell'ombra: c'è chi ha dato il meglio di sè e c'è chi ha dato il peggio di sè.

martedì 14 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID19- DIARIO DI PRIGIONIA - Trentaquattresima giornata

 Il bollettino odierno dice 675 nuovi contagi: è il numero più basso dall'inizio della quarantena nazionale. Ascoltando i telegiornali, pare di capire perchè la Regione Lombardia sia la più colpita,  con differenza di circa 20.000 contagi totali rispetto alla seconda Regione più colpita  e cioè l'Emilia Romagna.  Ci sono indagini in corso sulla gestione di diverse case di riposo, tra cui il Pio Albergo Trivulzio, dove pare che le  misure di sicurezza fossero snobbate. Ma probabilmente anche le varie amministrazioni locali  lombarde  avevano peccato di negligenza  e indisciplinatezza, oltre che di sottovalutazione del pericolo.  C'è anche una ulteriore riflessione: la Lombardia è la Regione più ricca d'Italia e a uno verrebbe da pensare che se una Regione è ricca è perchè c'è rigore, disciplina, osservanza delle norme, rispetto della regole, senso del dovere  Forse la Lombardia è andata troppo oltre e quando il rigore  non lascia il minimo spazio all'elasticità, ecco che si crea l'insofferenza verso quella rigidità che  supera ogni buon senso  ed è per questo che la morsa della disciplina e dell'osservanza delle regole  viene allentata  appena ce n'è l'occasione. Il problema è che in Lombardia, probabilmente,  le occasioni sono state quelle sbagliate. Ma potrebbe anche essere un problema di narcisismo: sentendosi talmenta bella ed efficiente, la Lombardia ha peccato di presunzione, sostenendo che le cose fatte in casa sua siano le migliori.  Le  esagerazioni sono sempre negative, da una parte e dall'altra.

lunedì 13 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID19- DIARIO DI PRIGIONIA- Trentatreesima giornata

 Giorno 33

 Oggi è Pasquetta: è  la prima volta da più di 10 anni che la passo a casa a causa delle restrizioni. Gli altri anni comunque partecipavo a grigliate, scampagnate, feste, pic-nic: insomma, festeggiavo in maniera tradizionale.  Oggi dopo pranzo mi è preso un attacco di sonno e mi sono risvegliato che erano quasi le 17, un'ora prima del bollettino della Protezione Civile: calano i contagi, sono 1363, circa 600 in meno di ieri, e calano anche i ricoverati in terapia intensiv,a mentre i deceduti sono 566. La cosa che fa impressione dei 1363 nuovi contagi è che 1262 sono in Lombardia. E' quasi spaventoso pensarlo ma  se non ci fosse la Lombardia  l'Italia avrebbe i contagi al minimo storico. Mi è venuto in mente, in maniera sarcastica ovviamente, che potremmo regalare la Lombardia alla Svizzera.  Sempre in tema di buone notizie, ieri la volpe è penetrata nel mio pollaio, uccidendo tre galline, e riuscendo a portarsene via una, prima che ci accorgessimo dell'aggressione. Le due galline  che siamo riusciti a recuperare le abbiamo spiumate, squartate, pulite e congelate.  Che Pasqua di merda!

sabato 11 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID 19-DIARIO DI PRIGIONIA- Trentunesima giornata

Giorno 31
  I dati dei contagi sono altalenanti, a  volte aumentano, a volte diminuiscono. Siamo sotto i 2000  costantemente comunque ed è un buon segno.  Credo che in questa quarantena abbiamo  imparato ad apprezzare maggiormente i piccoli gesti.
Da diversi giorni  sto fantasticando a come si potrebbe risolvere la situazione se esistesse la macchina del tempo: credo che viaggiare nel tempo, oltre che nello spazio, sia il sogno dell'umanità intera. IL concetto di macchina del tempo mi è rimasto impresso da quando, da ragazzino, leggevo " Topolino" e c'erano diversi episodi dedicati alla macchina del tempo costruita in gran segreto dai professori Zapotec e Marlin  i quali inviavano nel passato Topolino e Pippo per risolvere storici enigmi. Se oggi si potesse tornare  ai giorni prima del primo contagio  forse si potrebbe fare qualcosa: certo, bisognerebbe dare retta a qualcuno proveniente dal futuro e non sarebbe per niente facile convincere governi e scienziati. Però, se tornando indietro, predicessimo che il primo contagio italiano  sarebbe avvenuto a Codogno  e predicessimo anche qualcos'altro, allora forse ci ascolterebbero prima che diventi troppo tardi!

martedì 7 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID19- DIARIO DI PRIGIONIA. Ventisettesima giornata

Giorno 27

Oggi è il giorno col minor numero di contagi in assoluto da quando è iniziata l'emergenza: 880. Ieri eravamo appena sotto i 2000 ed era un segnale forte.  In me regna la paura che per Pasqua e Pasquetta qualcuno studi degli escamotages  per trasgredire la quarantena e  fare baldorie con assembramenti. Speriamo che le forze dell'ordine riescano a prendere provvedimenti seri per evitare tutto questo:  atti di incoscienza servirebbero solo ad aggravare la situazione, e farlo proprio in quelli che si prospettano gli ultimi due giorni di restrizioni prima di un allentamento della loro morsa sarebbe, oltre che irresponsabile,  da coglioni. 

domenica 5 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID 2019-DIARIO DI PRIGIONIA- Venticinquesima giornata

 Giorno 25
  Ho aggiornato questo blog più in questi 20 giorni  tra marzo e aprile  che in tutto il 2019. I contagi sono sostanzialmente stabili, anche se oggi abbiamo la notizia positiva del minor numero di morti dallo scorso 19 marzo: Ssono 525 i deceduti   sono comunque un numero mostruoso. La riflessione di oggi, Domenica delle Palme,  è che questa situazione emergenziale ci ha fatto tornare ad apprezzare i piccoli gesti, le cose semplici a cui prima non facevamo caso ma che, inconsciamente, avevano importanza. Domenica delle Palme senza palme non essendoci celebrazioni aperte al pubblico: alcune parrocchie hanno lasciato rami d'ulivo benedetti fuori dalle porte delle chiese consentendo  ai fedeli di andarsele a prendere, osservando il distanziamento sociale e tutte le precauzioni mentre mia cugina brasiliana Marlusa mi ha scritto che nella loro città le palme sono state distribuite a domicilio.
 Tra ieri e oggi  mi veniva in mente la definizione di Platone che  considerava l'uomo un" animale politico": facciamo fatica a sopportare la quarantena perchè l'essere umano, anche il più solitario, tende per natura a formare delle comunità.  Per vivere l'uomo ha bisogno di cibo e di acqua,  di scaldarsi e di assumere medicine. Per vivere bene l'uomo ha bisogno anche di relazioni sociali.

venerdì 3 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID 19-DIARIO DI PRIGIONIA- Ventitreesima giornata

Giorno 23
  Dopo la risalita di un giorno i  contagi continuano a diminuire anche se lentamente, giorno dopo giorno. Mi sono reso conto che questa quarantena, restando a lungo sempre nello stesso ambiente, mi ha sviluppato l'olfatto e il palato:  sento odori che prima non sentivo e avverto nettamente i cambiamenti di gusto tra un cibo e una bevanda  degustati in due momenti diversi della giornata.
Forse l'ho già scritto ma questa tragica situazione  ha fatto emergere anche la generosità di tante persone: c'è chi si prodiga  per produrre e distribuire mascherine artigianali, chi fa la spesa per chi non può uscire o anche per chi può uscire ma è indigente, chi porta le medicine a casa  degli anziani. C'è chi fa raccolte fondi per le strutture sanitarie, ci sono preti che facevano i medici che hanno smesso la tonaca per tornare in corsia a dare una mano per l'emergenza, ci sono medici che erano in pensione e che sono tornati in servizio, ci sono volontari fantastici in tutta l'Italia. Credo che l'Italia in fin dei conti sia un paese generoso, ma che i più non lo sappiano, perchè non tutti coloro che fanno del bene amano la pubblicità.