martedì 21 aprile 2020

CORONAVIRUS COVID 19 DIARIO DI PRIGIONIA- Quarantunesima giornata

 Giorno 41 
 Da due giorni, per la prima volta, il numero dei contagiati è in diminuzione.  Le cifre non sono esaltanti ma sono una luce in fondo al tunnel.  Il 4 maggio dovremmo avere un'allentamento delle restrizioni governative  ma per molto tempo dovremo abituarci a vivere in maniera diversa dal consueto: dovremo usare mascherina e guanti, dovremo tenere le distanze dagli altri, dovremo avere molta più pazienza. Il governo parla di un app per tracciare gli spostamenti ma ciò ha causato lo scetticismo  di molti, tra cui il sottoscritto, visto che molti anziani neanche lo hanno uno strumento su cui scaricare un app e anche se lo acquistassero non imparerebbero in 5 minuti. Tanti dicono che queste restrizioni e le conseguenti misure di sicurezza  sono una prova per abituarci a un prossimo regime: sono in disaccordo su questo perchè storicamente i dittatori  hanno cominciato la loro ascesa con un largo consenso popolare.  Questa classe politica in Italia di consenso ne ha ben poco.
Un ulteriore riflessione di questo periodo: si potrebbe cambiare il proverbio " in vino veritas" con " in quarantena veritas", nel senso che in questo periodo le persone hanno fatto emergere i lati più estremi della loro personalità solitamente tenuti nell'ombra: c'è chi ha dato il meglio di sè e c'è chi ha dato il peggio di sè.

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