mercoledì 27 novembre 2013

A SORPRESA

Nei giorni scorsi via mail mi è giunta la proposta di essere il moderatore di un incontro tra giovani politici locali sul tema " Cosa può fare la politica per la famiglia". Lì per lì ho pensato a uno sbaglio di indirizzo poichè con il mittente del messaggio ho una conoscenza superficiale e gliel'ho pure scritto che forse aveva sbagliato destinatario. E invece voleva proprio me, e visti gli attestati di stima, mi ha pure convinto ad accettare.

mercoledì 20 novembre 2013

LE CARCERI MINORILI IN ITALIA

Nei giorni scorsi ho partecipato a un incontro sul tema della legalità  e della giustizia tra i minorenni a Pontremoli, sede dell'unico istituto penale minorile in Europa esclusivamente femminile. All'incontro c'erano l'attuale sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, che tra l'altro è un pontremolese, e molti addetti ai lavori tra magistrati, procuratori minorili e cose del genere. Voglio citare solo Caterina Chinnici, figlia del magistrato Rocco Chinnici,  magistrato siciliano che nel 1983 morì in un agguato mafioso, un'esplosione che precedette quelle forse più note dei giudici Falcone e Borsellino. Chinnici fu il fondatore di quello che successivamente venne chiamato il pool antimafia. Dall'incontro è  venuto fuori qualcosa di positivo per l'Italia, finalmente un orgoglio nazionale: il sistema penale minorile italiano è il modello di tutta l'Europa, il carcere per i minori è solo una misura cosidetta "residuale", cioè che si applica solo quando sia assolutamente indispensabile. Su 30.000 minori colpevoli di reato in Italia soltanto 500  circa stanno scontando una pena carceraria, gli altri sono stati sottoposti a misure alternative. Le testimonianze più interessanti però sono venute da due persone che l'esperienza del carcere l'hanno conosciuta: uno è  Cosimo Rega, ergastolano che da un anno sta scontando la sua pena fuori da una cella e attore del film <Cesare deve morire> dei fratelli Taviani. Questo film è stato realizzato in un carcere da detenuti che hanno avuto così la loro opportunità di riscatto. Cosimo Rega, arrestato da 35 anni, ha dichiarato che solo da 20 ha capito la gravità di ciò che aveva commesso e ha cercato di riscattarsi mediante la scrittura e la cultura. Dopo 18 giorni di sciopero della fame, ha trovato un direttore che lo ha ascoltato e gli ha permesso di portare avanti un progetto che ha trasformato una cella del carcere dove era rinchiuso in aula multimediale con Internet e biblioteca e ha fatto diventare attori alcuni detenuti.
Diversa la storia di Guglielmo Giuliano, oggi maggiorenne, vincitore del premio letterario <Goliarda Sapienza> riservato ai detenuti minorenni. La lettera con cui ha partecipato al concorso narra il delitto che aveva commesso ed è servita a lui a scopo catartico, a scopo di purificazione, tanto da farlo dichiarare che è stato più fortunato  non al primo arresto, conclusosi con l'assoluzione, ma al secondo, poichè la condanna gli è servita per riflettere  e capire la gravità del suo reato.

martedì 19 novembre 2013

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

Oggi, a sorpresa, ho ricevuto via posta ordinaria, l'attestato di partecipazione a un  concorso giornalistico commemorativo dei 150 anni dalla nascita di Alfredo Panzini, a cui avevo partecipato quest'estate. Oltre all'attestato, il volume che raccoglieva le opere di tutti noi partecipanti al concorso. La sorpresa è giunta gradita poichè mi capita spesso di partecipare a concorsi giornalistici e letterari, e un paio di volte, sono anche arrivato in finale, ma mai un'anima  buona che avesse rilasciato un attestato o un gadget ai concorrenti.

martedì 12 novembre 2013

WIND OF CHANGE

Il titolo del post è una vecchia canzone degli Scorpions e significa "il vento del cambiamento". Da più piccolo io credevo ai cambiamenti, delle persone soprattutto. Ora no. Io credo che come si nasce si muore. In realtà non sono proprio così estremo: credo che si possa migliorare ( o peggiorare), maturare, crescere a seconda delle esperienze, delle circostanze  e dell'educazione, ma la base, quella  no, non si può cambiare. Usando una metafora, un'asino non diventerà mai un cavallo: potrà diventare un buon asino e potrà assomigliare a un cavallo, ma resterà sempre asino.

domenica 10 novembre 2013

I PRIMI TERRONI

 In questi  giorni  ho scoperto l'origine del termine "terrone" con cui i nordici designano i meridionali.  Questo termine fu coniato a Milano quando venne costruita la stazione centrale, sopraelevata rispetto al termine della città. Per sopraelevarla  fu necessario molta terra, e per portare la terra a carriolate fu assunta manovalanza del Sud-Italia. A forza di portare terra, questi meridionali vennero chiamati "terroni", termine che poi si è esteso a tutti coloro provenienti dal sud. Soltanto a Torino i meridionali si designano con un altro termine: Napùli.