Dopo 10 anni nel mondo del giornalismo locale, mi sono reso conto che chi è esterno a questo mondo ha delle credenze errate, anche se molto diffuse. Voglio dedicare un post per sfatare questi miti, elencandoli in grassetto e rispondendo in carattere normale.
1) Il giornalista locale lavora per tutti i media della sua zona
Non è così, anzi, spesso, i media della zona sono in diretta concorrenza tra loro e sarebbe deontologicamente scorretto lavorare contemporanemante nello stesso settore per due rivali. Ciò non toglie che si possa collaborare, facendosi favori reciproci, con colleghi di altre testate
2) I corrispondenti sanno prima quando escono i loro articoli
Soltanto chi è in redazione sa prima quando escono determinati articoli: i collaboratori e i corrispondenti esterni alla redazione non ne vengono informati. Nel caso della mia testata, noi possiamo solo vedere se gli articoli sono stati impaginati ma questo non significa nulla: possono uscire diversi giorni dopo l'impaginazione o addirittura "saltare " e non uscire mai
3) I corrispondenti decidono quando pubblicare i loro articoli
No, mai. Le decisioni vengono prese in redazione, seguendo le direttive del caposervizio e della direzione. I corrispondenti non hanno alcun potere decisionale in questo senso.
4) I compensi per gli articoli variano a seconda dell'importanza dell' argomento
Niente di più falso: il compenso per il singolo articolo è stabilito in base alla lunghezza e sta scritto nel contratto e nei successivi eventuali accordi tra amministrazione e giornalisti Alcuni giornali pagano un tot a modulo( una specifica lunghezza, che corrisponde a un tot di righ, variabile da giornale a giornale), altri pagano a fasce di lunghezza. ( Per esempio: da 1 a 500 battute, da 500 a 1000, da 1000 a 2000, ecc:) In sostanza se un incidente con 20 feriti e il resoconto della festa della castagna hanno la stessa lunghezza, il compenso non varia, pur avendo palesemente una diversa importanza. Poi è ' chiaro che su certi argomenti si scrive anche più di un solo articolo
5) Sono sempre i corrispondenti a decidere quanto spazio dare a un argomento
Non sempre: i corrispondenti decidono quanto spazio dare a un argomento negli articoli che propongono autonomamente, ma chi " passa" , come si dice in gergo, l'articolo in redazione , può tagliare ( avviene molto spesso) o allungare ( avviene meno spesso ma avviene) a suo piacimento e a seconda degli spazi che ha a disposizione nella pagina. Quando invece è la redazione a commissionare un articolo al corrispondente, indica anche quale deve essere la lunghezza. Ma anche in questo caso l'articolo originale può subire modifiche per improvvise esigenze di spazio.
6) Un articolo firmato è più importante di uno non firmato
No, non c'entra. Si può sempre chiedere l'omissione della firma, ci può sempre essere un motivo per non desiderarla.