venerdì 29 novembre 2019
LE CARTE IMPOVERISCONO
Nei mesi scorsi e nelle settimane scorse si è parlato molto del tentativo dell'attuale governo Conte bis di incentivare l'uso dei pagamenti elettronici fino alla prospettiva di abolire totalmente il contante. Al di là dell'impossibilità tecnica, poichè molte zone della nostra Italia sono a connettività assai debole se non nulla, l'abolizione del contante sarebbe una misura che impoverirebbe le famiglie. Facciamo l'ipotesi di una famiglia con 2 figli: al termine degli studi superiori, sia che vadano allUniversità sia che cerchino un lavoro, non avendo mai lavorato prima ( se non qualche lavoretto estivo) o saltuario, sono per forza dipendenti dai genitori che danno loro i soldi per le necessità quotidiane in contanti. Con l'abolizione dell'uso dei contanti, sarebbero obbligati ad aprire un conto corrente bancario o postale o a fornirsi di carte ricaricabili indipendenti da conti: in entrambi i casi ci sono dei costi fissi. E chi li pagherebbe questi costi fissi? Ovviamente i genitori, poichè non avendo i figli mai lavorato, non potrebbero permettersi la tenuta di un conto. Sono meno dispendiose le carte ricaricabili, ma chi le ricarica se non i genitori fino a che i figli non raggiungono l'autonomia finanziaria? Facciamo un ipotesi semplificativa: se un figlio costa a un genitore 200 euro al mese in contanti, con l'obbligatorietà delle carte gli costerebbe 250 considerando costi fissi e commissioni. Quindi le famiglie con più figli avrebbero più costi: sarebbe un ulteriore disincentivo alla natalità in un paese in cui le culle sono in costante diminuzione!
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