Il 2020 mi ha stancato moltissimo: oltre alla pandemia di Covid19 ( comunque la si pensi) mi sono trovato, volente o nolente, a stare vicino e portare il mio aiuto a persone fragili, malate, anziane,povere, bisognose. A dover conciliare gli impegni familiari con quelli lavorativi e con le esigenze di queste persone a cui sono stato accanto. E non è mai stato facile, ancora adesso non è facile. Sono stanco, sfinito, con la lingua di fuori, psicologicamente e fisicamente devastato ma con una forza interiore che supera le mie difficoltà psicofisiche. Ho però una soddisfazione: lo stare in mezzo ai disgraziati mi ha fatto dare il massimo, ha esaltato le mie capacità innate e me ne ha portate di nuove. Tanto che alcune persone oggi ripongono in me aspettative superiori alle mie capacità. Ma io non faccio miracoli: l'unico miracolo, se così vogliamo chiamarlo, che faccio è non ripetere due volte lo stesso errore.