giovedì 24 gennaio 2013
IL SANTO DEL GIORNO
Per quanto uno possa essere credente, non si è devoti a tutti i Santi alla stessa memoria, ci sono Santi che stanno più simpatici e meno simpatici, a cui si è più vicini o meno vicini. Nel mio caso, nonostante porti al collo una croce ( regalatami) di San Pio , o come preferiscono chiamarlo ancora tutti Padre Pio da Pietrelcina, non ho nessun tipo di devozione verso questa figura cristiana. Non che non lo rispetti: ma non mi viene mai in mente di rivolgere una preghiera all'austero frate. E forse è proprio quest'austerità che non lo fa sentire vicino a un'anima come la mia. Mentre mi viene in mente di pregare, o di andare a una Messa in loro onore, Santa Zita, Sant'Antonio da Padova, Sant'Antonio Abate, San Moderanno, Santa Rita da Cascia, San Benedetto. Anche il Santo di oggi mi sta particolarmente simpatico: San Francesco di Sales, patrono di giornalisti e scrittori, dottore della chiesa. Di nobile origine San Francesco di Sales era nativo della Savoia, studiò giurisprudenza a Padova ed esercitò la sua attività di predicatore e vescovo soprattutto a Ginevra tra cinque e seicento. Famoso per essere poco ascoltato dal pulpito, decise allora di diffondere il cristianesimo con manifesti e foglietti infilati sotto le porte delle case e con due libri, uno dei quali ebbe ruolo fondamentale nel far rientrare gli ugonotti svizzeri dentro la Chiesa cattolica. Francesco godeva della protezione del duca di Savoia che lo sostenne ma in quanto molto tollerante rifiutò le maniere forti e preferì scrivere. Morì a Lione, dove si trova il suo corpo, mentre il suo cuore incorrotto è a Treviso.
mercoledì 23 gennaio 2013
giovedì 17 gennaio 2013
mercoledì 16 gennaio 2013
UN GATTO INTELLETTUALE.
Questa qui sopra è Belen, micia in carne e ossa, e non un soprammobile. E' un'appassionata lettrice e come si vede è un'assidua frequentatrice delle biblioteche: si immerge letteralmente nei testi. Si può notare dai dizionari sulla destra che è una studiosa di lingue straniere. Il suo sogno è di diventare una scrittrice.
martedì 15 gennaio 2013
RIFORMULAZIONE DEI CREDITI PROFESSIONALI
Con un atto di, secondo me, puro buonsenso, il Consiglio nazionale dell'Odg ha deciso di riformulare il regolamento sulla formazione professionale continua che poi dovrà essere approvato dai competenti organi ministeriali. Quindi l'avvio della formazione slitterà e slitterà anche di parecchi mesi. Per me non è un problema poichè per me l'obbligo, con le regole vigenti, scatta dal 2014. Dico che è un atto di buonsenso riforrmulare il regolamento perchè quello in vigore prevedeva l'acquisizione di 60 crediti in tre anni medianti corsi, seminari, pubblicazioni e simili, obbligo per ogni giornalista in attività. E secondo me la storia dei crediti può andar bene per un neopubblicista ma non certo per direttori o professionisti con esperienza pluridecennale: avrebbero loro da insegnare agli altri.
Detto questo, l'altra stonatura è che esauriti i crediti da acquisire nel triennio non c'erano più obblighi formativi. Sarebbe opportuno invece, a mio parere, che l'Ordine organizzasse ogni anno dei corsi di aggiornamento e che ogni iscritto fosse obbligato a frequentarne almeno il 50%, senza stare a guardare i crediti.
Detto questo, l'altra stonatura è che esauriti i crediti da acquisire nel triennio non c'erano più obblighi formativi. Sarebbe opportuno invece, a mio parere, che l'Ordine organizzasse ogni anno dei corsi di aggiornamento e che ogni iscritto fosse obbligato a frequentarne almeno il 50%, senza stare a guardare i crediti.
lunedì 14 gennaio 2013
LETTURE FORTI
Non certo per fare apologia del nazismo, ma con lo stesso interesse di uno storico, ho terminato di leggere il Mein Kampf, il libro che Adolf Hitler scrisse quando fu incarcerato dopo un'azione sovversiva a Monaco di Baviera nel 1924. Dal punto di vista letterario non è certo un capolavoro ma è molto interessante per capire la personalità del Fuhrer: leggendo il libro si scopre che la causa primordiale dell'Olocausto non fu l'odio razziale bensì la paura: Hitler temeva gli ebrei e li paventava come votati alla conquista del mondo. Per il resto sono descritte le situazioni che tutti gli storici conoscono: il principio del culto del capo, la superiorità della razza ariana, il bisogno di ampliarsi territorialmente, l'importanza strategica dell'educazione fisica, militare e intellettuale. Nel libro si scopre anche una vera e propria ammirazione di Hitler per l'Inghilterra. Noi italiani, invece, eravamo solo una strategia, l'unico alleato possibile. Da sottolineare che il capo del nazismo pensava dei parlamentari tedeschi del tempo più o meno quello che noi pensiamo dei loro omologhi italiani di adesso: Hitler non esita a definirli nel libro con diversi appellativi disprezzanti: ladri, cialtroni, criminali, cretini, ecc. ecc.
Ah, tranquilli, in Italia è legale acquistare il libro e possederlo, purchè non se ne faccia propaganda nazista.
Ah, tranquilli, in Italia è legale acquistare il libro e possederlo, purchè non se ne faccia propaganda nazista.
domenica 6 gennaio 2013
L'EQUO COMPENSO
La Befana ha portato un regalo a tutti i giornalisti iscritti all'Ordine non dipendenti: è stata infatti approvata la legge sull'equo compenso, che entrerà in vigore dal 18 gennaio 2013 e che obbligherà gli editori a corrispondere ai lavoratori parasubordinati e simili un compenso dignitoso, pena la perdita dei contributi pubblici per l'editoria. Adesso l'apposita commissione si darà da fare per stabilire un tariffario
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