In questi giorni si sta discutendo molto della questione campi rom, delle loro scarse condizioni igienico-sanitarie e di cattive azioni attribuite agli abitanti di quei campi rom. Non è per razzismo ma personalmente ritengo che i campi rom non dovrebbero proprio esistere. Mi spiego: gli stranieri che vengono in Italia dovrebbero venire per due soli motivi, turismo o lavoro. Nel caso del turismo, allora, vengano tre mesi, rispettando le nostri leggi, e alloggiando in strutture turistiche e poi a casa loro. Nel caso del lavoro allora bisogna che si cerchino un'abitazione in affitto a spese loro e non dello Stato italiano che attualmente mantiene molti campi rom fornendo loro acqua potabile e luce, mentre non si dimostra altrettanto generoso con i cittadini italiani in difficoltà. Alcuni rom ammettono candidamente di rubacchiare qui e là perchè fa parte della loro cultura. E qua sta l'assurdità: per un nostro concittadino colpevole di furto commesso magari per fame ( perchè rimasto disoccupato, magari con famiglia ) c'è la condanna penale, mentre per un rom , che un lavoro non lo cerca perchè non fa parte della sua cultura mentre rubare sì, il furto non è visto come reato ed è lasciato impunito. Ma se un'abitudine di un'altra etnìa contrasta col nostro ordinamento giuridico, non dovrebbe essere preclusa sul nostro suolo?
Ecco perchè dico che i campi rom non dovrebbero esistere: normalmente chi va in un paese straniero dovrebbe cercare di integrarsi col popolo di quel paese e non viceversa.
giovedì 11 dicembre 2014
mercoledì 26 novembre 2014
I 10.000 EURO DELLA VERGOGNA
E' un titolo abusato, lo so , ma < i 10.000 euro della vergogna> rende perfettamente l'idea del sentimento di indignazione entrato in me da quando ho sentito che i principi britannici William e Kate durante il loro soggiorno negli States desineranno in un locale, dove, per la loro compagnia, altri eventuali clienti dovranno sborsare 10.000 dollari al piatto. In Italia, come in America, c'è chi 10.000 euro non li porta a casa neanche in un anno. C'è gente che nel mondo non mette insieme il pranzo con la cena mentre qui ci si sollazza sprecando, perchè poi di spreco si tratta. Per come la penso io, i futurissimi reali inglesi ( dico futurissimi perchè i futuri, come ci dimentica spesso, sono Carlo e Camilla), dovrebbero utilizzare i 10.000 dollari a portata per sfamare cinquecento poveri. E avanzerebbero pure...
mercoledì 12 novembre 2014
GATTI AFRICANI
Ecco una famiglia di gatti africani appena sbarcata dal Congo per raggiungere la madre, una meticcia come dimostra il miscuglio di colori. Visto il lungo viaggio che hanno dovuto affrontare, l'appetito non manca loro come si può vedere dalla foto.
martedì 21 ottobre 2014
CASTAGNATA A LICCIANA NARDI
Licciana Nardi ha portato l'autunno in piazza: domenica 19 ottobre si è chiusa infatti l'edizione 2014 dell'evento <La castagna racconta>: molto più di una semplice castagnata ma una miscellanea di folklore, cultura e storia. L'intitolazione di piazza Anacarsi Nardi è già storia: Anacarsi fu un patriota che, insieme allo zio Biagio Nardi, si distinse nelle lotte per l'indipendenza italiana. Entrambi erano nativi di Apella, una suggestiva frazione di Licciana. In questa piazza domenica era allestito uno stand dove si preparavano le mondine saltate nella padella, insieme ad altre pietanze a base di castagne: frittelle, pattona e il "cian", specialità tipica della Bassa Lunigiana: una specie di pattoncina cotta alla piastra anzichè nel testo. Queste specialità erano servite da delziose ragazze e signore che coi costumi di una volta hanno fatto rivivere l'epoca in cui le castagne erano il prezioso pane quotidiano. Nella stessa piazza, era allestito un mercatino dell'artigianato e davanti a via Montebello, una ricostruzione della lavorazione delle castagne: dalla raccolta alla molitura passando per l'essicazione. Dentro via Montebello, suggestivo borgo ciottolato che si apre sulla piazza del Municipio, dove c'era un altro stand gastronomico, era allestito un colorato mercatino dei prodotti tipici, come "pomi rodei", vinello nostrano, salumi e formaggi. Tra le cose da segnalare una mostra di pittura e una dimostrazione di lavorazione della lana per materassi . Il tutto in un clima di festa scandito dalle note di un'orchestra che ha offerto ai ballerini tutta la giornata per esibirsi.
venerdì 17 ottobre 2014
ECHI DI TRINCEA
Un viaggio
nel tempo lungo un secolo, fino ad arrivare al 1914: cento anni fa
scoppiava la Prima Guerra
Mondiale, conosciuta anche come la Grande
Guerra, e Pontremoli ha voluto ricordare questa importante
ricorrenza storica domenica 12 ottobre
alle 17 al Teatro della Rosa. Nella
suggestiva cornice del 700esco teatro, davanti alle autorità civili e militari
( presenti tre generali dell’esercito: Giancarlo Sperindè, Armando Novelli e Franco Razzini) si è tenuta la
rappresentazione <Echi di Trincea. Parole e musica a cento anni dalla Grande
Guerra>. Ha introdotto la serata
Gianni Beschizza ricordando come
furono <eroi i soldati italiani come coloro che combatterono per la propria
patria, in attesa che venisse costruita la patria comune, cioè l’Europa>. Dopo Beschizza è
cominciata l’esibizione della Musica
Cittadina Pontremoli: la banda ha proposto brani di compositori inneggianti
alla pace fra i popoli, ai caduti di tutte le guerre, al sentimento di fratellanza
dei soldati al fronte. L’intervallo tra una parte e l’altra dell’esibizione
musicale è stato sostituito da qualcosa
di particolare: il fisarmonicista Endrio Luti e
il giovane attore di Grondola Gregorio Fenocchi si sono alternati
nell’interpretare con musica e parole i
sentimenti che attraversarono i cuori
degli italiani in quel 1914. Mentre Luti
ha aperto l’esibizione col suono della sua fisarmonica, Fenocchi ha esordito
annunciando con enfasi i punti di quello che
i più esperti di letteratura
hanno riconosciuto come <Il manifesto del futurismo> di Filippo
Tommaso Marinetti, il quale vedeva entusiasticamente la guerra come <sola igiene del mondo>.
Ma Fenocchi ha interpretato i sentimenti
anche di chi visse il conflitto come un dramma, recitando la celeberimma lirica
<Sono una creatura> di Giuseppe Ungaretti, un poeta profondamente segnato
dalla sua esperienza di soldato in trincea
durante la Grande Guerra. E poi ancora gli spettatori hanno potuto
ascoltare la famosa <Canzone del Piave>, lettere di soldati al fronte,
una riflessione sul conflitto inviata al generale Sperindè dagli studenti di
una Terza Media Lunigianese, articoli del
<Corriere Apuano> dell’epoca.
E infine hanno potuto ascoltare
brani sul tema del giorno del tenore
Alessandro Bazzali. Una serata dunque che ha permesso di ripassare un po’ di
storia ai più vecchi, di conoscerla ai più giovani, e soprattutto di fare una
riflessione su uno degli eventi più tragici della storia contemporanea: la
prima Guerra Mondiale, portatrice di odio, morte, dolore e distruzione
Sono una creatura ( G. Ungaretti)
Come questa pietra
del San Michele
così fredda
cosi dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
martedì 7 ottobre 2014
SALVIAMO L'ITALIANO
E' vero che siamo in Europa; è vero che l'inglese è la lingua veicolare che fa la parte del latino ai tempi dell'Impero Romano. E' anche vero però che stiamo esagerando nell'adozione di termini inglesi per descrivere situazioni e cose che hanno un corrispondente e talvolta banale vocabolo italiano. Facciamo esempi concreti: ieri al tg si è parlato della possibilità di co-working per le mamme: tale termine d'Oltremanica ha ben più di un omologo in lingua italiana: lavoro condiviso, lavoro di gruppo, lavoro insieme.
Negli annunci sui giornali una delle figure professionali più ricercate in questo momento è il sell assistant, letteralmente assistente alla vendita: un banale rappresentante o venditore porta a porta. Sempre tra gli annunci di lavoro si specifica che alcune figure sono richieste per un call job: è il solito banale, antichissimo e comune lavoro a chiamata. E a proposito di lavoro, i famosi job acts che il governo Renzi proclama a gran voce altro non sono che: azioni per il lavoro.
Parliamo di economia: il famigerato spread si può tradurre in molti modi italianissimi: divario, differenza, scarto. Le agenzie di rating non sono che agenzie di valutazione.
La conclusione è che se l'inglese è una lingua degnissima, la lingua di Shakespeare, l'italiano lo è altrettanto, in quanto lingua di Dante. E qualcosa mi dice che il poeta italiano non abbia nulla da invidiare al drammaturgo inglese.
Negli annunci sui giornali una delle figure professionali più ricercate in questo momento è il sell assistant, letteralmente assistente alla vendita: un banale rappresentante o venditore porta a porta. Sempre tra gli annunci di lavoro si specifica che alcune figure sono richieste per un call job: è il solito banale, antichissimo e comune lavoro a chiamata. E a proposito di lavoro, i famosi job acts che il governo Renzi proclama a gran voce altro non sono che: azioni per il lavoro.
Parliamo di economia: il famigerato spread si può tradurre in molti modi italianissimi: divario, differenza, scarto. Le agenzie di rating non sono che agenzie di valutazione.
La conclusione è che se l'inglese è una lingua degnissima, la lingua di Shakespeare, l'italiano lo è altrettanto, in quanto lingua di Dante. E qualcosa mi dice che il poeta italiano non abbia nulla da invidiare al drammaturgo inglese.
venerdì 26 settembre 2014
FIRENZE INSOLITA
Per un corso di formazione professionale oggi sono tornato a Firenze per l'ennesima volta, la ventesima circa. E per la prima volta ho messo piede nella sede di una Regione, la Regione Toscana ovviamente. Nella sala Gonfalone del palazzo della Regione, tra l'altro un bellissimo edificio rinascimentale, si è tenuto il corso sul tema del contratto di lavoro, con relatore Sandro Bennucci, storica firma della <Nazione>, preceduto dai saluti di Alberto Monaci, presidente del Consiglio Regionale. Propongo qualche foto di angoli fiorentini centralissimi ma meno noti rispetto ai classici obiettivi turistici.
Il Palazzo della Regione Toscana, Palazzo Panciatichi
Sala Gonfalone nel Palazzo della Regione
Signa dalla stazione ferroviaria....peccato per i fili... sigh...
Il Palazzo della Regione Toscana, Palazzo Panciatichi
Sala Gonfalone nel Palazzo della Regione
Il mercato di San Lorenzo
Signa dalla stazione ferroviaria....peccato per i fili... sigh...
domenica 14 settembre 2014
13 X SEMPRE. DUE SORRISI PER IL RUGBY
Per la prima volta ho assistito sabato 13 settembre a un torneo di rugby, sport del quale non avevo mai visto nemmeno una partita e del quale sapevo solo che lo scopo è fare meta e che la palla ovale va passata indietro.
L'occasione mi è stata data dal Rugby Lunigiana Asd che ha organizzato un triangolare Under 18 per ricordare due giovani rugbisti entrambi morti in incidenti stradali: Filippo <Pippo Cantoni> di Colorno e Sebastian <Felix> Vitaloni di Zeri. Il trofeo dal titolo <13 x sempre. Due sorrisi per il rugby> si è disputato allo stadio <Calani> di Groppoli tra Cavalieri Prato-Sesto Fiorentino, Titani Viareggio e Rugby Colorno. A vincerlo è stato proprio quel Rugby Colorno dove Pippo era cresciuto sportivamente e dove Felix avrebbe dovuto cominciare un periodo di prova in serie A due giorni dopo il suo incidente. Erano presenti le famiglie: il Rugby Colorno ha ricevuto dalle mani della sorella e del papà di Felix il premio <Sebastian Felix Vitaloni>, mentre Pietro Bongi dei Titani, eletto giocatore più generos, ha ricevuto il premio <Pippo Cantoni> per Eccellenza ed Altruismo, dalle mani del papà di Pippo. Durante il torneo, al quale ha assistito molta gente, i tifosi hanno potuto comprare gadget e magliette il cui ricavato andrà in beneficenza.
I Cavalieri Prato-Sesto Fiorentino
I Titani Viareggio
Il pubblico
Momenti del torneo
Premio "Pippo Cantoni"
Premio "Felix Vitaloni"
I vincitori: Rugby Colorno
L'occasione mi è stata data dal Rugby Lunigiana Asd che ha organizzato un triangolare Under 18 per ricordare due giovani rugbisti entrambi morti in incidenti stradali: Filippo <Pippo Cantoni> di Colorno e Sebastian <Felix> Vitaloni di Zeri. Il trofeo dal titolo <13 x sempre. Due sorrisi per il rugby> si è disputato allo stadio <Calani> di Groppoli tra Cavalieri Prato-Sesto Fiorentino, Titani Viareggio e Rugby Colorno. A vincerlo è stato proprio quel Rugby Colorno dove Pippo era cresciuto sportivamente e dove Felix avrebbe dovuto cominciare un periodo di prova in serie A due giorni dopo il suo incidente. Erano presenti le famiglie: il Rugby Colorno ha ricevuto dalle mani della sorella e del papà di Felix il premio <Sebastian Felix Vitaloni>, mentre Pietro Bongi dei Titani, eletto giocatore più generos, ha ricevuto il premio <Pippo Cantoni> per Eccellenza ed Altruismo, dalle mani del papà di Pippo. Durante il torneo, al quale ha assistito molta gente, i tifosi hanno potuto comprare gadget e magliette il cui ricavato andrà in beneficenza.
I Cavalieri Prato-Sesto Fiorentino
I Titani Viareggio
Il pubblico
Momenti del torneo
Premio "Pippo Cantoni"
Premio "Felix Vitaloni"
I vincitori: Rugby Colorno
Gli arbitri
giovedì 28 agosto 2014
MEDIEVALIS IN NOTTURNA- LE FOTO DEL TERRORE
Ecco due foto significative dei momenti di Medievalis 2014 dedicati alla paura e alla superstizione. Quelle del resto della manifestazione sono sul blog Appennino Terra di Frontiera.
domenica 17 agosto 2014
TORNEO ALLA VILLAVECCHIA
Una domenica di piccolo grande calcio si è svolta il 17 agosTo nel neonato campo a 7 della Villavecchia: il primo torneo " alla buona" ha visto protagoniste 4 squadre: Lokomotiv Succisa, Old Warriors Succisa, Vignola e Queen' s Team Pontremoli . Le squadre si sono affrontate alla presenza di un folto pubblico che ha ha riempiti spalti e bordo campo. Nel piazzale esterno si poteva anche fare rifornimento con bibite e torte dolci. Ma ecco gli esiti delle partite:
Lokomotiv Succisa-.Vignola 2-0
Old Warriors- Queen's Team 3-1
Finale terzo e quarto posto: Queen's Team- Vignola 4-1
Finalissima: Lokomotiv - Old Warriors 6-2
Nella Lokomotiv in grande spolvero i fratelli Briasco, autori di gol e assist, e il mister Michele Ghelfi che ha sempre azzeccato i cambi e mandato in campo la formazione giusta. Nel Vignola in evidenza il portiere di sana e robusta costituzione che ha compiuto interventi miracolosi. Nel Queen' s Team dimostra di essere ancora in forma il nostrano Matteo <Giustrella> Ferrari che ha dettato i ritmi del gioco ai suoi mentre per gli Old Warriors la menzione speciale va a Marcello Chiodi, che alla soglia dei 60 anni, dimostra ancora grinta e passione. Arbitraggio a opera di Claudio Favero con la collaborazione dei guardalinee volontari presi tra il pubblico o le squadre. A voi le foto delle squadre, delle premiazioni e della festa. Per vederle più grandi basta un click!
Il pubblico nel piazzale
Queen' s Team Pontremoli
Old Warriors Succisa
L'assalto a torte e bibite
Il pubblico sugli spalti
Scampoli delle partite
Scampoli delle partite 2
Scampoli delle partite 3
Scampoli delle partite 4
Le premiazioni: Queen' s Team- 3° posto
Lokomotiv Succisa-.Vignola 2-0
Old Warriors- Queen's Team 3-1
Finale terzo e quarto posto: Queen's Team- Vignola 4-1
Finalissima: Lokomotiv - Old Warriors 6-2
Nella Lokomotiv in grande spolvero i fratelli Briasco, autori di gol e assist, e il mister Michele Ghelfi che ha sempre azzeccato i cambi e mandato in campo la formazione giusta. Nel Vignola in evidenza il portiere di sana e robusta costituzione che ha compiuto interventi miracolosi. Nel Queen' s Team dimostra di essere ancora in forma il nostrano Matteo <Giustrella> Ferrari che ha dettato i ritmi del gioco ai suoi mentre per gli Old Warriors la menzione speciale va a Marcello Chiodi, che alla soglia dei 60 anni, dimostra ancora grinta e passione. Arbitraggio a opera di Claudio Favero con la collaborazione dei guardalinee volontari presi tra il pubblico o le squadre. A voi le foto delle squadre, delle premiazioni e della festa. Per vederle più grandi basta un click!
Il pubblico nel piazzale
Lokomotiv Succisa
VignolaQueen' s Team Pontremoli
Old Warriors Succisa
Panchinari di lusso
L'assalto a torte e bibite
Il pubblico sugli spalti
Scampoli delle partite
Scampoli delle partite 2
Scampoli delle partite 3
Scampoli delle partite 4
Le premiazioni: Vignola- 4° posto
Le premiazioni: Queen' s Team- 3° posto
Le premiazioni: Old Warriors- 2° posto
Le premiazioni: Lokomotiv - 1° posto
L'arbitro degli incontri
giovedì 31 luglio 2014
BALDASSARRE MOLOSSI
In questi giorni mi è capitato di leggere on-line diversi articoli sulla figura di Baldassare Molossi, storico direttore della Gazzetta di Parma, (dal 1957 al 1992), il quotidiano per cui lavora il sottoscritto e attualmente diretto dal figlio di Baldassarre, Giuliano.
Baldassare Molossi nell'ambiente è considerato un mito del giornalismo locale e dopo aver letto un po' dei suoi pensieri e dei modi di fare ho capito perchè. Fu un innovatore dei metodi di allora e puntò più sugli aspetti locali e provinciali nel giornale che su quelli nazionali. <Meglio una grande Gazzetta di Parma che un piccolo Corriere della Sera> era una delle sue citazioni, con le quali amava esprimersi. Eccone altre: <Un articolo deve essere chiaro per l'ortolana della Ghiaia senza far arrossire il professore universitario>; <Le tre doti di un grande giornalista? Esattezza, esattezza, esattezza>.
Scovando altre sue idee e pensieri nei vari articoli e documenti che ho letto, beh, posso dire che io ho lo stesse idee di giornalismo del grande Baldassarre Molossi. Lungi da me qualsiasi paragone con una leggenda, ma sapere di pensarla alla stessa maniera, un pò di positività me la dà. E visto che quando diventò direttore la Gazzetta vendeva 10.000 copie circa e quando andò in pensione circa 50.000, possiamo dire che il mito aveva imboccato la strada giusta.
Baldassare Molossi nell'ambiente è considerato un mito del giornalismo locale e dopo aver letto un po' dei suoi pensieri e dei modi di fare ho capito perchè. Fu un innovatore dei metodi di allora e puntò più sugli aspetti locali e provinciali nel giornale che su quelli nazionali. <Meglio una grande Gazzetta di Parma che un piccolo Corriere della Sera> era una delle sue citazioni, con le quali amava esprimersi. Eccone altre: <Un articolo deve essere chiaro per l'ortolana della Ghiaia senza far arrossire il professore universitario>; <Le tre doti di un grande giornalista? Esattezza, esattezza, esattezza>.
Scovando altre sue idee e pensieri nei vari articoli e documenti che ho letto, beh, posso dire che io ho lo stesse idee di giornalismo del grande Baldassarre Molossi. Lungi da me qualsiasi paragone con una leggenda, ma sapere di pensarla alla stessa maniera, un pò di positività me la dà. E visto che quando diventò direttore la Gazzetta vendeva 10.000 copie circa e quando andò in pensione circa 50.000, possiamo dire che il mito aveva imboccato la strada giusta.
domenica 20 luglio 2014
I COLORI DI KRASNONAMENSK E DELL'ISOLA DI GUAM
Nei giorni scorsi a Berceto si sono esibiti gruppi di artisti provenienti dall'Isola di Guam e dalla città russa di Krasnonamensk. Bellissime entrambe le esibizioni anche se, a parer mio, i russi sono imbattibili nella danza. Da sottolineare i colori splendenti degli abiti e la bellezza solare dei ballerini che hanno dato vita a coreografie uniche.
giovedì 17 luglio 2014
MADONNA DELL'ORSARO 2014
Per chi ama i monti e la natura incontaminata, ecco le foto di una grande festa alpina al Passo del Cirone:
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