mercoledì 23 maggio 2012

CREMAZIONI

 Il prossimo funerale a cui parteciperò mi ha indotto a una riflessione sulla cremazione: il defunto infatti verrà cremato. E' la terza volta negli ultimi mesi in cui il caro estinto alle cui esequie partecipo  viene cremato: la chiesa non condanna il bruciare i corpi privi di vita, come spiegò il parroco la prima volta, tuttavia a me questa pratica non piace. Da cristiano, ritengo, come disse forse Gesù, che il corpo sia il tempio dell'anima e che il corpo vada rispettato, sia in vita che in morte.  Ma è anche una motivazione più  "romantica", diciamo così, che non mi fa apprezzare la pratica della cremazione:  metaforicamente, bruciare il corpo di un defunto a me sembra come bruciarne il ricordo. E' pur vero che anche un corpo in una cassa  si decompone ma è un processo più lento e dettato dalle leggi della Natura, senza la furia di un fuoco artificiale acceso dagli uomini.

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