sabato 14 marzo 2020

CORONAVIRUS COVID 19- DIARIO DI PRIGIONIA- Terza giornata

 Giorno 3 

Stamattina sono sceso a Pontremoli   perchè mi mancavano alcune cose che non ho comprato ieri: al supermercato a differenza di ieri facevano entrare soltanto in numero limitato: appena uscivano uno o due, facevano entrare altrettanti. Credo comunque ci sia ancora troppa superficialità e sottovalutazione di questo male, ancora troppa gente senza mascherina:  per me dovrebbe essere obbligatoria quando si esce di casa. per le necessità . Il mio stato d'animo è più rasserenato, forse perchè oggi c'era un timido sole. O forse perchè  mi sono divertito con l'impiegata delle Poste dove sono stato a pagare una bolletta:   vista la scarsa affluenza hanno disattivato l'apparecchio dei numerini e chiamavano loro, ma con tono militaresco si raccomandavano di stare dietro la linea gialla:  la bolletta gliel'ho passata allungando il braccio ma i soldi gliel'ho praticamente lanciati come un aeroplanino, prima di indietreggiare. Lei mi ha messo bolletta col timbro del pagamento e monete di resto  sul bancone che io non ho preso finchè non è stata lei a indietreggiare.
L'Italia è il paese che amo  ma noi siamo un popolo indisciplinato, e  la popolazione di Pontremoli la è in maniera particolare, tanto che il nostro sindaco Lucia Baracchini  ha dovuto emanare un'ordinanza di divieto di vendita di alcolici e superalcolici  fino a lunedì ( oggi è sabato): il motivo è che, essendo chiusi i  bar, si temeva che i ragazzini andassero nei negozi a far scorta di  bottiglie per ritrovarsi clandestinamente  a bere a casa di qualcuno, eludendo così il divieto di assembramento. Probabilmente la paura era anche che qualcuno esagerasse e avesse bisogno di cure ospedaliere, in un momento in cui l'ospedale è al collasso. Nell'ordinanza viene anche ribadito che l'aggregazione senza motivo di necessità è vietata  sia nei luoghi pubblici che privati:  lo so, non è facile stare a casa il sabato sera a 20 anni, non è facile non poter vedere e baciare la fidanzatina che abita a qualche chilometro per due intere settimane.  A 20 anni non è nemmeno facile capire la portata di un evento e temo che i 20enni di adesso  abbiano comunque una maturità  intellettiva inferiore ai ventenni  degli anni '90. Credo che i 20enni di adesso, con le debite eccezioni, si sentano immuni a qualsiasi cosa.   Penso ci sia un confine sottile tra volontaria trasgressione e incoscienza.
 Nel pomeriggio mi sono tagliato un po' di legna.  A pranzo carbonara tarocca  ( con pancetta e parmigiano anzichè guanciale e pecorino)  e a  cena bresaola e carote lesse. Io per fortuna un po' di vino in casa  ce l'ho  per arrivare fino a lunedì

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