giovedì 19 marzo 2020

CORONAVIRUS COVID19- DIARIO DI PRIGIONIA- Ottava giornata

Giorno 8
 Abbiamo superato la metà delle due settimane di restrizioni imposte dal Governo e, verrebbe da dire, ora la strada è in discesa: purtroppo i  contagi hanno superato i 33mila in Italia e si preannuncia una nuova stretta. Alcune Regioni lo hanno già fatto per i fatti loro vietando le passeggiate e i giri in bicicletta inutili ( Emilia-Romagna, Marche e Campania) ma tra pochi giorni le misure a livello nazionale saranno annunciate dal presidente del Consiglio. La città più colpita è Bergamo: l'esercito ha dovuto portare 60 bare di morti a causa del Covid19 in forni crematori fuori Regione, poichè al cimitero non vi era più posto.
Tutti i giorni ripeto che c'è ancora troppa gente in giro senza una reale necessità. Possibile che nemmeno la paura possa mettere un freno?  Mi sono fatto delle domande e mi sono dato anche delle risposte: la risposta è che conta molto anche l'autorevolezza e la stima  di chi ci impone delle regole. Mi spiego: se  ci impongono le regole migliori del mondo per sconfiggere il virus nel giro di poco tempo, ma non abbiamo stima di chi ci detta le regole, tenderemo  sempre a considerarle non buone. e dunque a non seguirle, In Italia c'è poca fiducia nella classe politica, che è quella che ci detta i comportamenti da seguire. Ma ora non è il momento della  divisione politica, bensì della responsabilità da parte di tutti. Io credo che comunque  se le regole fossero state imposte da un leader, da una figura carismatica, quale fu per esempio Sandro Pertini, storico presidente della nostra Repubblica, amato e stimato da tutti, il popolo le seguirebbe in massa, senza tanti se e tanti ma.
 Stamattina  ho spaccato la legna come al solito e in tarda mattinata me ne sono arrivati 30 quintali già tagliati, solo da mettere a posto, da Giorgio, un boscaiolo rumeno al quale l'avevamo ordinata prudentemente.

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