domenica 22 marzo 2020

CORONAVIRUS COVID19- DIARIO DI PRIGIONIA- Undicesima giornata

 Giorno 11 
Il pomeriggio è stato costellato da brutte notizie: la prima una nuova stretta del governo e il prolungamento dei nostri  arresti domiciliari fino al 15 aprile. Poi la notizia della positività del sindaco di Berceto, Luigi Lucchi, che conobbi di persona proprio in questo periodo di 11 anni fa, sul Passo della Cisa. Da allora instaurammo un ottimo rapporto, che probabilmente va oltre il rapporto tra sindaco e giornalista corrispondente dal suo paese. Un rapporto di stima reciproca in cui a discussioni serie si alternavano anche battute e momenti giocosi. Verso sera uno spiraglio di luce: al telegiornale la notizia che i contagi e i morti nella giornata odierna sono diminuiti. Ma il mio primo pensiero, tra l'altro coinciso con l'appello del capo della Protezione Civile Angelo  Borrelli, è che non bisogna abbassare la guardia. Anzi, questo è proprio il momento di essere ancora più responsabili. Da ieri sera mi risuona nella mente il titolo di una poesia di Ungaretti, " Fratelli" ma soprattutto il testo di un'altra lirica, " Veglia". Liriche di guerra ma condite con lo stesso sentimento doloroso che accompagna chi sta vivendo nel periodo di  questa epidemia. " Non sono mai stato tanto attaccato alla vita".

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