lunedì 16 marzo 2020

CORONAVIRUS COVID19 - DIARIO DI PRIGIONIA- Quinta giornata

Giorno 5
 La giornata è trascorsa tutto sommato serena...brevi attimi di sconforto ci sono quando si guardano i servizi dei vari telegiornali e si ascoltano i numeri del contagio.  Ho spaccato  legna di castagno un po' alla mattina e un po' al pomeriggio: sono completamente fuori forma me una discreta scorta l'ho fatta comunque. Due le riflessioni del giorno: la prima è quanto siamo fortunati noi  che abitiamo in campagna durante questa quarantena. Tutti abbiamo un pezzo di terra dietro casa  dove poter fare qualche attività agricola: spaccare legna, potare piante, tagliare erba, pulire l'orto. Ho sentito telefonicamente  in questi giorni diversi cittadini  il  cui sentimento era esattamente quello di invidia verso il luogo dove vivo. Seconda riflessione: oggi è l'anniversario del rapimento di Aldo Moro. Senza tutta la situazione emergenziale legata al coronavirus, ci sarebbero stato servizi su servizi, speciali su speciali, documentari su documentari. Invece solo un rapido servizio, riassuntivo dell'evento  e senza andare troppo nei dettagli.
La preoccupazione generale ora è per il Sud: se il contagio si propaga maggiormente anche nelle regioni del Sud, le strutture sanitarie non sono sufficientemente attrezzate.  Stanno soffrendo anche quelle del Nord, dell'avanzata Lombardia.
La paura è sempre quella del mancato rispetto delle regole, lo ribadisco ogni volta che scrivo: ancora troppa gente continua a fare la furba, a uscire senza necessità reale. Anche il disciplinato Nord fa fatica a seguire le regole, non oso immaginare al Sud che, culturalmente, fa di tutto per aggirarle. Non lo dico per razzismo o discriminazione, ma ogni popolo di ogni  zona ha il suo tratto distintivo: i milanesi sono famosi per la frenesia, bresciani e bergamaschi per l'attaccamento al lavoro, i parmigiani per essere un po' snob, i veneti per bere forse un po' troppo, i romani per prendere le cose " con carma", i napoletani per l'arte di arrangiarsi, i calabresi per mangiare quintali di peperoncino. Tra le cose che accomuna diverse zone del sud è proprio il voler aggirare le regole, il cercare le scappatoie. Ma  i meridionali sono anche intelligenti e credo  che in questa occasione di emergenza sapranno responsabilizzarsi e dare il buon esempio.

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