martedì 17 marzo 2020

CORONAVIRUS COVID19- DIARIO DI PRIGIONIA- Sesta giornata

 Giorno 6
 I contagi hanno superato i 30.000 in Italia. Il nostro paese ha dormito nelle misure di prevenzione e contenimento ma  gli altri paese europei  stanno dormendo ancora di più. Marlusa, mia lontana cugina che vive in Brasile e con la quale ci sentiamo via Whatsapp, mi ha detto che in Brasile  ci sono appena 200 contagi e hanno già cominciato a prendere le stesse misure che ha preso l'Italia, misure prese  da noi purtroppo solo quando i contagi erano già migliaia. La mattina l'ho trascorsa potando piante da frutto, il pomeriggio tagliando e spaccando legna. Ho fatto meno fatica di ieri, evidentemente facendo qualcosa ogni giorno la forma fisica migliora. Ho anche lavorato meno a dire la verità.
 Oggi è una data storica per l'Italia: il 17 marzo 1861 avvenne l'Unificazione italiana. Certo, l'Italia  era diversa da quella di oggi e i confini definitivi si delinearono solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dopo 159 anni siamo di nuovi chiamati a combattere per la Patria, anche se non dobbiamo combattere con armi ma col buonsenso e col rispetto delle regole se vogliamo sconfiggere questa maledetta epidemia.  Nel Risorgimento l'obiettivo era essere uniti, ora l'obiettivo è di essere disuniti, almeno fisicamente, per evitare una catastrofe.  Ieri mi è arrivata la solita mail  della Gazzetta di Parma in cui mi si notificava il bonifico del compenso del mese scorso: solitamente aspetto questa notizia con ansia, ieri invece mi ero addirittura scordato che qualcuno dovesse darmi dei soldi per il mio lavoro. Questa situazione emergenziale aiuta a far capire cosa va messo al primo posto. Impareremo anche a non sprecare.

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